A Rox Life

THE GREAT ESCAPE


Ognuno di noi ha un proprio modo di affrontare le situazioni negative. C'è chi si butta sul cibo, chi nell'alchol, chi tira scemi gli amici o i famigliari, chi si flagella e autocommisera dandosi la colpa di tutto, anche delle mancate pioggie nel Sahara.Il mio strumento di terapia (nonchè sconfinata passione) è la lettura.I libri sono stati la mia ancora di salvezza qualche anno fa, quando mi sembrava di vivere in un incubo, oppure quest'autunno inverno, quando ho preso una decisione coraggiosa nel lavoro, lasciandomi per parecchi mesi con dubbi e insicurezze.Tenere tra le mani un libro, immergermi in una storia (non importa il genere, la mia vasta libreria è composta di ogni gustosissima prelibatezza letteraria, dai classici ai best seller appena usciti) che è altro rispetto alla realtà, esercita su di me la miglior terapia possibile.Perchè quando leggo, il mondo attorno a me scompare completamente. Non ci sono nè telefoni o televisioni, nè genitori o amici.Divento un unicum con il libro.Sono capace di leggere per sei o sette ore di fila, di stare sveglia fino alle tre o alle quattro di notte se questo mi permette di arrivare fino all fine della storia.Nell'ultima settimana, ho già divorato due fantastici libri.Ne avevo bisogno quasi quanto dell'aria per respirare.L'ultimo libro che avevo letto era lontano ormai quattro mesi.Un po' per il nuovo fantastico lavoro e per i mille impegni che ho deciso di prendere e rispettare ( e quante energie bisogna avere!!), il mio mondo parallelo era stato accantonato.Ma quando sono riuscita a fermarmi e pensare un po', ho capito che  non è tutto così perfetto attorno a me. E adesso non ho proprio voglia, tempo ed energie per pensarci.Vorrei riuscire a cambiare quello che non mi va bene senza dover mettermi in gioco e cambiare nulla.Razionalmente è impossibile.Così ecco che mi ritrovo con un libro in mano.    E sto già molto meglio.  E' tutto solo rimandato, forse.O, più probabilmente, basta solo più tempo.