Rubra domus

Ballata delle cose morte


Ascolta.Lo senti,lo senti nelle fibre lacerate.Come da un tintinniodi vetriche si rompono.E' un rumore leggero,come di schegge infranteda un cristallo sottile.Dentro ne sentil'eco, venire,non il botto,ed è un sentire pieno,di dolore integrale,quando risalepianoe lacerando assaledi ogni fibraspessore e lo divora.E' il maleche stai invanorespingendo,quando ti viene dentrodall'esterno squalloree i vetri interni al cuorelaceratone riflettono luce appena morta.Lascia che sia lo sguardola porta di tristezzaper quello che hai guardato.Poi ripara.Grigiore della barache ti avvolgein un mondodevastato,trasformalonegli occhiin incarnato nuovodi visione.Ascoltanon ti abbattere.Trasforma.Hai una certezza sola,Hai visto come muoreil tuo presente.Ricordalo,riporta nella mentel'assenza desolatadi colore,ogni fibra che stride,lacerata,riaccordala in un'altra cicatrice.Poi sentila vibrarein altro tono.Ascolta.Puoi suonareil tuo doloree farne melodia.Respira l'apatia,fanne canzone.Ricerca, nel deserto,nell'assenza,il punto morto da cui ripartiree canta.------------La realtà di questo tempo è talmente brutta e priva di sbocchi che mi fa venire la voglia di ricominciare.Da dentro.