Rubra domus

Come augurio di Natale


La via del Nataledi Cinzia MicciS'anima, breve sentiero tra i fianchi di carta piegata da anni alla stessa maniera,di forme minute, già viste, incontrate ogni anno e ogni anno guardate di nuovo;è breve la sera se vanno i bambini a rincorrere il pescatoreattardato alla riva del fiume di carta d'argento, e lento è lo scorrere d'acqua.Lo sguardo animato si fissa su un pratodi muschio, raccolto di fresco, e di porporina che brilla,minuta esplosione di lievi frammenti di luce.Riluce di tutti i colori, tra i fogli di carta da pacchi che imita l'alta montagna,la serie dei piccoli lumi appena comprati a buon prezzo, in cartoleria.E tra le figure che inseguono il verso segnato dalla cometadi carta dorata, lungo la via, risaltano i Magi,ma indugiano lungo il sentiero a scaldarsi alle braci di rosso pittate i pastori.E le pecorelle: caramellate di bianco non hanno bisogno di cani a formare raduno.Ognuno ha il suo posto, nell'universo compositoogni anno rinato da mani allenate a creare.Al centro, per dare all'insieme il suo fulcro e il suo cuore,non c'è il pescatore, il fornaio, la cuoca, non c'è il panettiere,neanche la donna che fa il suo mestiere alla fonte, a raccogliere l'acqua.Al centro una vecchia baracca e un bue, un asinello.Al centro un anello di pagliaa proteggere i poveri stracci di un uomo, una donna, un bambino.Lo strame di stalla a dare riparo al divino.Di fame, miseria, d'assenza d'asilo s'impronta il Natale,il Cristo è miracolo che non ha bisogno di sfarzo, piuttosto dell'essenziale,di questo s'avvale universo che s'anima lungo la via dei presepi, ogni anno.A rivelarci il Natale.Pubblicata sul libro Agenda 2022 'O Cunto, a cura dell'Associazione Poesie Metropolitane