RUMORI SECONDARI

Il cuore che ride


Io pensavo che per provare felicità dovessi arrampicarmi su verso le vette dell'Annapurna viaggiare fino a consumarmi le piante dei piedi aprire e chiudere valigie per scacciare la tristezza era bello, eccome se era bello e lo rifarei cento mille e più . Ma la felicità quella lieve semplice del vivere quotidiano non la conoscevo …..che sia quella vera?E poi come mi suggerisce Hank : la tua vita è la tua vita sappilo finché ce l’hai  Il cuore che ride – Charles BukowskiLa tua vita è la tua vita.non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.stai in guardia.ci sono delle uscite.da qualche parte c’è luce.forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.stai in guardia.gli dei ti offriranno delle occasioni.riconoscile, afferrale.non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.la tua vita è la tua vita.sappilo finché ce l’hai.tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te. ____________________________________________________________Poi il dubbio mi assale e mi domadoma questo amore per le cose minime ?Nessuna cosa Questo amore per le cose minime, un po' naturale dallo sguardo lento dell'infanzia, un po' una posa letteraria, quest'attenzione per il fiore del mattino e più tardi nel corso della giornata per una mosca che cammina sul bordo di un calice di vino: stiamo solo evitando l'unico vero destino, quando facciamo così? distogliendo il nostro sguardo da Philip Larkin che ci aspetta vestito col pastrano del becchino? I rami spogli contro il cielo non salveranno nessuno dall'infinito della morte, né lo farà la zuccheriera o il cucchiaino dello zucchero sul tavolo. Perchè allora preoccuparsi del faro a scacchiera? Perchè perdere tempo con il passero, o i fiori selvatici sul ciglio della strada quando dovremmo stare soli nelle nostre camere a sbatterci contro il muro della vita e il muro opposto della morte con la porta chiusa a chiave dietro di noi mentre ci buttiamo a capofittosulla domanda sul senso e l'enigma delle nostre origini? A che serve la lucciola, la goccia che scivola lungo la foglia verde, o perfino la saponetta che ruota nella vasca da bagno quando alla fine siamo destinati a battere e ribattere sul mistero il più forte possibile e chi se ne frega dei vicini? a battere e ribattere sul niente in sé, alcuni con la fronte, altri con la mazza del senso, o impugnango la mascella della poesia. - Billy Collins -