Runelore

Le luci misteriose di Mitchell Flat


È difficile che le luci spettrali che infestano lo stesso locale anno dopo anno siano un fenomeno isolato. Si conoscono almeno trentacinque di questi luoghi soltanto negli Stati Uniti e nel Canada. Ma poche luci fantasma possono uguagliare, per il posto che hanno nelle leggende locali, quelle che, a quanto si dice, balenano al di sopra di Mitchell Flat, non lontano dall'odierna cittadina di Marfa, nel Texas occidentale. Le prime notizie di globi luminosi danzanti al di sopra della superficie del deserto di questa zona risalgono almeno al tempo degli Apaches Mescaleros. Uno dei primi coloni bianchi a stabilirsi nel territorio, Robert Ellison, li vide già nel lontano 1883, e pensò che fossero falò indiani. Più di recente James Dean, mentre lavorava al film Il gigante negli anni cinquanta, collocò un cannocchiale sopra un recinto di filo spinato nella speranza di vedere le luci. Quando le condizioni dei tempo sono favorevoli, le luci possono essere viste da un punto di osservazione sulla statale 90, a una decina di chilometri dalla cittadina, e apparire come splendenti fagioli messicani. Di solito danzano in lontananza, a mezza strada fra la carrozzabile e le Chinati Mountains, ma in rare occasioni si avventurano abbastanza vicino da poter essere osservate bene. Una notte Charles Cude, un direttore di Pompe funebri di San Antonio, aveva parcheggiato la sua macchina in una piazzola quando vide due luci che «facevano pensare a un'automobile in corsa, diretta da est verso ovest.» Proprio mentre Cude si rendeva conto che non c'erano strade in quella direzione, una delle luci si alzò di colpo, verticalmente. Pochi momenti dopo un'altra luce guizzò fra la macchina di Cude e quella vicina, per poi scomparire nel deserto. Secondo Cude, la luce poteva avere un diametro fra 40 e 80 centimetri. La sua superficie gli ricordò le fotografie della terra prese dallo spazio: un globo splendente e coperto di nubi roteanti.