Creato da runelore il 27/03/2012

Runelore

Le Rune Celtiche

 

 

I fantasmi del volo 401

Post n°370 pubblicato il 23 Gennaio 2013 da runelore
 
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Accanto alla storia dei fantasmi della Casa Bianca, una delle storie più popolari e discusse è quella dello Spettro del Volo 401. Bob Loft, comandante del volo 401 della Eastern Airlines, partì da New York per Miami il venerdì 29 dicembre 1972. Quella notte, l'aereo precipitò nelle paludi delle Everglades, e più di cento persone rimasero uccise, compresi Loft e il motorista Dan Repo. Fu condotta un'inchiesta e fu stabilito ufficialmente che la causa del disastro era fatta risalire sia a un'avaria tecnica sia a un errore del pilota. Dopo l’inchiesta, furono recuperate delle parti dell'aereo ancora intatte in modo da poterle utilizzare su altri apparecchi della stessa compagnia. Poco dopo, si sparse la voce che piloti e altri membri dell’equipaggio di vari voli della Eastern Airlines avevano visto i fantasmi di Loft e Repo che sembravano apparire più di frequente a bordo dell'aereo numero 318.

Nei primi episodi, membri del personale trovarono la cambusa inferiore, dove venivano preparati i pasti, stranamente fredda. Altri ebbero la forte sensazione che ci fosse qualcun altro nella stanza, mentre non c'era nessuno. Poi, un motorista salì a bordo a fare la sua ispezione prima del volo e vide un uomo che indossava un'uniforme da secondo pilota della Eastern Airlines. Egli riconobbe immediatamente la sua vecchia conoscenza Dan Repo che gli disse di non preoccuparsi dell'ispezione perché ci aveva già provveduto lui. In un altro volo ancora, lo spettro del capitano fu visto da un pilota e da due assistenti di volo.

Certe volte, Repo o un membro non identificato dell'equipaggio, veniva visto attraverso il pannello di vetro dell'ingresso della cambusa inferiore e poi scompariva prima che la porta venisse aperta. Un'inchiesta informale sull'episodio fu ostacolata sia dalla riluttanza del personale a parlarne sia dalla denunciata sparizione di una serie di lenzuola di bordo dall'aereo. Ma quelli che condussero l’inchiesta scoprirono alla fine un fatto impressionante: molte parti recuperate dal volo 401 furono in seguito usate sull'aereo numero 318.

 
 
 

Il vascello fantasma

Post n°369 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da runelore
 

Di tutte le leggende del mare, nessuna è più misteriosa e inquietante di quella dell'Olandese
Volante. Essa si basa su una nave realmente esistita, capitanata da un uomo abile, ma fanfarone, di nome Hendrik Vanderdecker che nel 1680 fece vela da Amsterdam diretto a Batavia, nelle Indie olandesi. Per contratto avrebbe dovuto riportare in Olanda un carico di merci per conto della compagnia proprietaria della nave, ma Vanderdecker era certo che avrebbe caricato abbastanza anche per conto suo tanto da potersi arricchire.
La nave, secondo la leggenda, fu investita da un tremendo uragano tropicale, e il capitano tentò ogni manovra possibile per farla procedere. La cosa meno rischiosa da fare sarebbe stata quella di aspettare il placarsi della tempesta, ma egli, pungolato da una sfida che una notte, in sogno, gli era stata fatta dal diavolo, decise d'ignorare l’ammonimento divino e di doppiare il Capo di Buona Speranza. Poco dopo la nave fu spazzata via dai marosi, e l'equipaggio morì. Per punizione, Vanderdecker fu condannato a governare la sua nave fino al giorno del Giudizio. La leggenda è suggestiva e romantica, ma molti testimoni giurano che non è una semplice leggenda.

Nel 1835 il comandante e l'equipaggio di una nave inglese videro un vascello fantasma avvicinarsi attraverso una furiosa tempesta con tutte le vele spiegate e scomparire improvvisamente dopo essere giunto fino a una distanza pericolosamente breve. Nel 1881, dei marinai della nave britannica Bacchante dissero che un membro dell'equipaggio era caduto in mare, annegando, dopo che un suo collega aveva visto la spettrale apparizione. Un più recente e dibattuto avvistamento dell’Olandese Volante avvenne, a quanto si dice, nel marzo 1939 sulla spiaggia di Glencairn, in Sudafrica. Il giorno dopo un giornale riportò la notizia che dozzine di bagnanti avevano osservato la nave, si soffermò sui particolari della visione e notò che il vascello aveva tutte le vele spiegate e procedeva rapidamente nonostante la completa assenza di venti. Alcuni scienziati spiegarono gli avvistamenti di gruppo come un miraggio. Ma i testimoni obiettarono che sarebbe stato difficile per loro immaginarsi un veliero del diciassettesimo secolo in un modo così particolareggiato, dal momento che la maggior parte di loro non ne avevano mai visto uno.

 
 
 

Una grandinata di nocciole

Post n°368 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da runelore
 

Alfred Wilson Osborne e sua moglie, di Bristol, in Inghilterra, amano raccontare di quando, un
giorno di marzo del 1977, furono investiti da una pioggia di oggetti caduti dal cielo. Osborne, che curava rubriche di scacchi per i giornali, dice che lui e sua moglie stavano rincasando dopo essere stati in chiesa una domenica mattina, quando furono sorpresi da una grandinata di parecchie centinaia di nocciole.

Nei minuti che seguirono, le nocciole si abbatterono sulle automobili di passaggio, su quelle parcheggiate vicino a un autosalone e sui passanti. Il giornale di Bristol diede notizia dell'episodio senza fornire spiegazioni. La domenica era stata un giorno senza nubi, lungo la strada non crescevano noccioli, e gli oggetti sembravano chiaramente cadere dal cielo. Osborne rimase sbalordito per quanto vide, soprattutto - disse - per il fatto che le nocciole, la cui stagione è in settembre o in ottobre, erano fresche e mature. «Ho pensato che potessero essere state risucchiate da una tromba d'aria», furono le sue parole, «cosa però impossibile considerato che siamo ancora in marzo».

 
 
 

La vita precedente di Shirley McLaine

Post n°367 pubblicato il 07 Gennaio 2013 da runelore
 
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In una carriera che ha conosciuto alti e bassi e un improvviso decollo in verticale, Shirley McLaine è diventata una grande diva, una donna dai molteplici talenti che, oltre a recitare, canta e danza. Ha anche ottenuto un Premio Oscar per la sua recitazione nel film di successo Voglia di tenerezza, ma questo l'aveva previsto. Mentre stava lavorando a questo film, ricorda, previde gli eventi futuri così come si verificarono: il film fu un grande successo, lei vinse l'Oscar, e poi scrisse un libro sulle sue esperienze paranormali dal titolo Out on a Limb.

Per tutta la sua lunga carriera, confessò la McLaine, aveva sofferto di panico da palcoscenico, che non è raro fra gli attori. Ma essa trovò una cura. Successe dopo che si fu rivolta a un agopuntore nel Nuovo Messico. Sottopostasi al trattamento, la McLaine, come molti dei suoi clienti, ricordò vite precedenti. Una di queste vite l'aveva vissuta come buffone di corte del diciottesimo secolo dove era stato decapitato per una sua particolare esibizione davanti al re. Assicurò che, nel ricordare l'esperienza, poteva addirittura vedere la testa del giullare rotolare sul pavimento. «Niente di strano che soffrissi di panico del palcoscenico» osservò. La visione la aiutò a superare la sua difficoltà, e contribuì al suo successo.

 
 
 

Le luci misteriose di Mitchell Flat

Post n°366 pubblicato il 05 Gennaio 2013 da runelore
 
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È difficile che le luci spettrali che infestano lo stesso locale anno dopo anno siano un fenomeno isolato. Si conoscono almeno trentacinque di questi luoghi soltanto negli Stati Uniti e nel Canada. Ma poche luci fantasma possono uguagliare, per il posto che hanno nelle leggende locali, quelle che, a quanto si dice, balenano al di sopra di Mitchell Flat, non lontano dall'odierna cittadina di Marfa, nel Texas occidentale. Le prime notizie di globi luminosi danzanti al di sopra della superficie del deserto di questa zona risalgono almeno al tempo degli Apaches Mescaleros. Uno dei primi coloni bianchi a stabilirsi nel territorio, Robert Ellison, li vide già nel lontano 1883, e pensò che fossero falò indiani. Più di recente James Dean, mentre lavorava al film Il gigante negli anni cinquanta, collocò un cannocchiale sopra un recinto di filo spinato nella speranza di vedere le luci.

Quando le condizioni dei tempo sono favorevoli, le luci possono essere viste da un punto di osservazione sulla statale 90, a una decina di chilometri dalla cittadina, e apparire come splendenti fagioli messicani. Di solito danzano in lontananza, a mezza strada fra la carrozzabile e le Chinati Mountains, ma in rare occasioni si avventurano abbastanza vicino da poter essere osservate bene. Una notte Charles Cude, un direttore di Pompe funebri di San Antonio, aveva parcheggiato la sua macchina in una piazzola quando vide due luci che «facevano pensare a un'automobile in corsa, diretta da est verso ovest.» Proprio mentre Cude si rendeva conto che non c'erano strade in quella direzione, una delle luci si alzò di colpo, verticalmente. Pochi momenti dopo un'altra luce guizzò fra la macchina di Cude e quella vicina, per poi scomparire nel deserto. Secondo Cude, la luce poteva avere un diametro fra 40 e 80 centimetri. La sua superficie gli ricordò le fotografie della terra prese dallo spazio: un globo splendente e coperto di nubi roteanti.

 
 
 

Buon anno a tutti i lettori di runelore

Post n°365 pubblicato il 31 Dicembre 2012 da runelore
 
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Grazie a tutti i miei lettori per avermi seguito nel corso dell'anno vi auguro un buon e migliore nuovo anno sperando di rivederci anche nel 2013 se vi siete trovati bene.

 

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Mistero: il Castel del Monte, Puglia

Post n°364 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da runelore
 
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Il palazzo ha uno schema a due ottagoni concentrici dai cui vertici s’innalzano otto torri, anch’esse ottagonali , ciascuna disposta su due piani. Castel del Monte è un tempio altamente spirituale , una sorta di libro iniziatico, una costruzione ricca di significati simbolici, di riferimenti astrali che rimandano alla tradizione esoterica medioevale. Il numero otto rappresenta l’infinito e la resurrezione e l’ottagono, mediazione tra il quadrato ed il cerchio, l’unione tra il finito (la terra, l’uomo) e l’infinito (il cielo, Dio). Due leoni si ergono sulle colonne ai lati del solenne portale d’ingresso: il leone di destra osserva la scala di sinistra e il solstizio d’estate, quello di sinistra osserva la scala di destra e il solstizio d’inverno (il castello è stato costruito perfettamente orientato ad est). I gradini dello scalone sono dodici , come quelli che, secondo la Bibbia, conducevano al tempio di Salomone, e sono posti lateralmente in modo che gli ospiti allontanandosi non diano le spalle all’ingresso. Il palazzo, a percorso labirintico, si suddivide in tre livelli: il “laboratorio”(luogo dedito alle attività artigianali, artistiche, materiali), "l’oratorio" (luogo di discussioni accademiche e filosofiche) e l’ “osservatorio”(luogo dedicato all e osservazioni celesti essendo la sommità del maniero 360° a contatto con il cielo).

 
 
 

Apparizioni e Impronte a Monte Sant’Angelo Puglia

Post n°363 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da runelore
 
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A pochi km da Foggia, sul monte Gargano, si erge il Santuario dell’Arcangelo Michele. Cosi lo descrive un anonimo visitatore, passato di li più di mille anni or sono: “Il Santuario di S. Michele è dovunque conosciuto ed esaltato non per lo splendore dei suoi marmi, ma per gli eventi prodigiosi che qui sono avvenuti: di forma modesta, esso è, però, ricco di celesti virtù, poiché si degnò di edificarlo e consacrarlo lo stesso Arcangelo Michele, il quale, memore della fragilità umana, scese dal cielo per far sì che in quel tempio gli uomini potessero divenire partecipi delle cose divine”. In effetti sono molti i prodigi che si annidano attorno a questo luogo. Innanzitutto vi sono le apparizioni dell’Arcangelo Michele, la più nota delle quali è all’origine di questo santuario. Si narra che, nell’anno del Signore 490, un pastore del posto, perso di vista il toro più bello della sua mandria, lo ritrovò inginocchiato all’entrata di una grotta. Preso dall’ira verso l’animale che tanto l’aveva fatto penare, vi scagliò una freccia contro. La freccia, però, rimbalzò ferendolo ad un piede.

Il vescovo della zona, venuto a sapere dell’evento, stabilì 3 giorni di penitenza, alla fine dei quali apparve l’Arcangelo Michele a spiegare gli eventi: “Io sono l 'Arcangelo Michele e sto sempre alla presenza di Dio. La caverna è a me sacra, è una mia scelta; io stesso ne sono il vigile custode... Là dove si spalanca la roccia possono essere perdonati i peccati degli uomini... Quel che sarà qui chiesto nella preghiera sarà esaudito. Va', perciò, sulla montagna e dedica la grotta al culto cristiano”. La grotta infatti era già luogo di culto ma del dio persiano Mitra, un dio giovinetto e biondo (come San Michele!) le cui feste ricorrevano all’inizio dell’autunno ed alla fine della primavera (ancora una volta come nel caso del santo cristiano...). Il vescovo, però, non ebbe tempo di esaudire l’arcangelo. Nel frattempo, infatti, la città di Siponto venne assediata dai Bizantini che cercavano di riprendersela dai Longobardi: ancora una volta apparve in aiuto l’Arcangelo Michele che, a suon di folgori, guidò i Longobardi del posto alla vittoria. Fu da allora che il mito longobardo di Wotan fu sostituito da quello del “condottiero celeste Michele” (8 Maggio). Finita la guerra e tornata la pace sulla piana del Gargano, Michele riapparve al vescovo dicendogli che era tempo, alfine, di creare il culto della sua caverna: l’arcangelo disse anche che aveva già provveduto in persona a consacrare quel posto.

 
 
 

L'uomo elastico

Post n°362 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da runelore
 
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Il più prolifico autore di miracoli dell'era moderna fu indubbiamente il medium e spiritista scozzese Daniel Douglas Home (1833-86) che una volta, in presenza di testimoni oculari e alla piena luce del giorno, uscì fluttuando da una finestra di un secondo piano per poi rientrare, sempre in volo, nella stanza. Il repertorio di miracoli profani di Home comprendeva la capacità di far levitare oggetti pesanti, conversare con gli spiriti di persone defunte da lungo tempo e di strofinarsi la faccia con braci ardenti senza riportarne apparentemente alcun danno. Fisicamente fragile, era anche in grado di allungare il proprio corpo in modo sbalorditivo, aumentando di quindici centimetri la sua statura. Una volta questa impresa ebbe come testimone Lord Adare, figlio del terzo conte di Dunraven. In piedi fra Lord Adare e un altro testimone, di nome Jencken, Home entrò nel consueto stato di trance in cui venivano compiuti la maggior parte dei suoi miracoli. «Lo spirito guardiano è molto alto e forte!» esclamò.

Improvvisamente e inaspettatamente, Home si allungò di quindici centimetri, e la sua testa si sollevò in modo stupefacente al di sopra di quelle dei due uomini che, allibiti, gli stavano ai fianchi. Alla loro domanda, Home rispose: «Daniel vi mostrerà come succede» (quando era in trance si riferiva sempre a se stesso parlando in terza persona), e si sbottonò la giacca. L'allungamento aveva avuto luogo, a quanto pareva, dalla cintola in su, e Lord Adare osservò che dieci centimetri di nuova carne erano adesso presenti fra il suo panciotto e la cintura dei suoi pantaloni. Home tornò alla sua statura di sempre e poi annunciò: «Adesso Daniel diventerà di nuovo alto» e, col comprensibile sbalordimento di Adare, lo fece davvero! Con ai piedi un paio di pantofole, Home camminò ad ampi passi per la stanza, battendo i piedi per mostrare che erano saldamente piantati sul pavimento, e lentamente tornò alla statura normale. Come con la maggior parte delle sue prodigiose imprese, Home era in grado di eseguire il «trucco» della statura quasi ogni volta che lo voleva.

 
 
 

Profezie papali

Post n°361 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da runelore
 
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Uno dei profeti più oscuri del Medioevo fu san Malachia, un monaco irlandese che diventò
arcivescovo di Armagh. Egli morì nel 1148, ma le sue profezie, trovate sotto forma di appunti sparsi, furono raccolte e pubblicate dalle autorità vaticane soltanto nel 1959 o giù di là.
Le profezie di san Malachia furono redatte sotto forma di un registro o elenco papale, proiettato dal dodicesimo secolo in poi, con un commento su ciascuno dei nuovi papi o sul carattere del suo regno. Molti di questi commenti si sono dimostrati sorprendentemente precisi.

Il registro termina con «Pietro il Romano» situato in un'epoca pressappoco corrispondente alla fine di questo secolo, o all’inizio del prossimo. Fra Pietro e quello che sembra essere papa Pio XI ci saranno altri sei pontefici. Durante il regno di Pietro, «la città dei Sette Colli verrà distrutta, e il Tremendo Giudice giudicherà il suo popolo». Teologi cattolici si sono spesso riferiti alla storia profetica del papato. È anche possibile che la conoscenza di queste profezie abbia ispirato la visione che papa Pio X riferì di aver avuto nel 1909. Nell'uscire da una trance, egli disse: «Quello che vedo è terrificante! Accadrà a me stesso... o al mio successore... il papa abbandonerà Roma e dopo aver lasciato il Vaticano dovrà camminare sui cadaveri dei suoi sacerdoti». Il tempo, naturalmente, dirà se le spaventose profezie di san Malachia si avvereranno.

Si lo so cosa pensate: ok, dopo la stronzata del 21 dicembre 2012 credere a queste cose è alquanto difficile se non impossibile ma, io dico, l'essere umano ha bisogno di una data di scadenza per assaporare meglio la vita altrimenti non saprebbe cosa fare della sua esistenza..

 

 
 
 

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