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Piccolo Record


Solo due province in Italia battono Verona in serie D. Il risultato è senza precedenti. Le promozioni in rapida successione di Virtus, Domegliara e Somma, oltre alla Sambonifacese, hanno trasformato una provincia fino a qualche anno fa anonima nel calcio semiprofessionistico in una realtà assoluta protagonista che in un passato non troppo remoto ha avuto in Legnago e Cologna Veneta altre degne rappresentanti. COME UNA METROPOLI. Verona, a quota quattro, detiene in Interregionale lo stesso numero di società di una metropoli come Roma, di capoluoghi di regione espressione di movimenti leader come Torino, Genova e Firenze, di province notoriamente forti come Pordenone e Salerno. Le altre sono tutte alle spalle, compresa Milano che è ferma alle solite Caratese, Renate e Tritium. Verona ha tre squadre più di Cagliari, Parma e L’Aquila, due più di Bologna, Reggio Calabria, Modena e Varese, una in più di Bari, Bergamo, Catania, Ascoli Piceno, Alessandria, Sassari, Oristano, Chieti, Arezzo, Brindisi, Pisa e Perugia. OTTO VOLANTE. Al primo posto c’è l’inarrivabile Napoli, che nel Campionato Nazionale Dilettanti ha sempre dettato legge per quantità e che quest’anno è passata da otto squadre (Bacoli Sibilia, Sant’Antonio, Turris, Gragnano, Ischia, Pomigliano, Savoia e Viribus Unitis) addirittura alle undici della prossima stagione dopo la retrocessione dalla C2 della Sangiuseppese e le vittorie di Vico Equense e Pianura nei due gruppi d’Eccellenza regionale. CINQUE A BRESCIA. Seconda, staccatissima, è Brescia con cinque società fra Darfo Boario, Lonato, Montichiari, Salò e Nuova Verolese appena promossa da uno dei tre gironi dell’Eccellenza. Le altre due lombarde ultime arrivate sono i bergamaschi dell’Alzano Cene ed i patavini del Casteggio Broni. Naturalmente il dominio di Verona nel Veneto è totale. Treviso è rimasta con Union Quinto e Montebelluna, Vicenza con Eurotezze e Montecchio Maggiore. Per il resto ci sono i capoluoghi Belluno e Rovigo, che però è appena sceso dalla C2. SORRIDE VENEZIA. La più vicina è Venezia con tre formazioni fra Chioggia, Città di Jesolo e la matricola Sagittaria Julia che ha vinto il girone B. E in lizza c’è ancora l’Edo Mestre, impegnata negli spareggi insieme all’Albignasego per accaparrarsi uno dei sette posti che garantiranno la serie D dopo la lunghissima appendice di campionato fra le seconde dei 28 gironi d’Eccellenza italiani. Padova è addirittura a quota zero, a meno di un colpo di coda dell’Albignasego. Attenzione alla Sambo, però. Magari vola in C2 e lascia tre veronesi in D