Sambo a un passo dal sogno. Domenica c’è lo scoglio Colligiana, in una sfida secca di novanta minuti, più eventuali calci di rigore, allo stadio “Sandro Cabassi” di Carpi, con fischio d’inizio alle ore 16, e non più a Sant’Arcangelo di Romagna come era invece inizialmente previsto e programmato. Una volta giocata la finale, la vincente non andrà però di diritto in serie C2, ma dovrà stare in attesa di un eventuale ripescaggio. Questo avverrà con un criterio ben preciso: la prima ad essere ripescata e ad accedere quindi nei professionisti sarà una squadra di serie D, la vincente della finale tra la Sambonifacese e la Colligiana. La seconda, sarà poi una retrocessa dal campionato di C2, la terza la perdente della finalissima nazionale, e così via fino a colmare tutti gli eventuali posti disponibili. Ora come ora il presidente rossoblù Gianluigi Pedrollo si gode il fantastico momento della Sambo. E sogna a occhi aperti.
Presidente Pedrollo, come sta vivendo questo bellissimo momento?
“E’ indubbiamente un bel momento, soprattutto perchè ormai nessuno più sperava in un risultato così eclatante. Lo stiamo vivendo con assoluta serenità, anche se non nascondo un po’ di trepidazione, consapevoli di aver fatto tutto era nelle nostre possibilità e quindi senza recriminazioni di alcun genere”.
Cosa prevede per la finale?
“Sono convinto che le due squadre finaliste siano l’espressione del miglior calcio dilettantistico, oltre logicamente le prime classificate di tutti i nove gironi, e sono sicuro che sarà, quella di domenica, una bellissima partita, per quanto concerne il risultato… mi sembra una domanda troppo scontata”.
Confida in un eventuale ripescaggio?
“Con il passare dei turni le possibilità di ripescaggio si è sempre più rafforzata. Occorrerà però prima vedere quante squadre appartenenti alla C2 non saranno in grado di potersi iscrivere, oltre a quante si posizioneranno prima di noi nella speciale graduatoria che verrà alla fine stilata dal Comitato Interregionale”.
La domanda di ripescaggio la farete?
“Per quanto concerne il ripescaggio ci siamo già attivati. A questo punto mi sembrerebbe sciocco nascondersi dietro un dito. Il salto di categoria è impegnativo sia dal punto di vista economico che organizzativo. Confido molto sul senso della responsabilità che tutte le parti chiamate in causa dovranno dimostrare”.
Condividi e segnala 
