NUOVE PAGINE

La politica bloccata


Mese di Aprile 2007 - Bollettino Nuove Pagine SalernoIl nostro vivere all'interno della compagine della margherita non e'stato mai cosi'semplice da interpretare e questo ha creato piu'di una incomprensione e piu' di un pregiudizio nei confronti di molti militanti,di attenti osservatori.Uno dei giudizi che andrebbe riletto riguarda la scarsa dinamicita' del sistema,troppo spesso dominato da un sostanziale immobilismo che impedisce,rende difficili scelte programmatiche e comunicative,sottoponendole cosi' a tempi lunghissimi e a debilitanti compromessi.Di fronte a tutta una serie di eventi,nel settore non solo politico,ma culturale,quello della societa'civile,la mia considerazione e'che il vecchio male,il vecchio modo di gestire,sia diverso da quello di approfondire,subendo cosi'poche modifiche nel modello gestionale.Stiamo ripercorrendo e ricordando il vecchio immobilismo di gestire una qualsiasi struttura politica,si evita'sempre di contattare i veri interessati,cioe'i cittadini,continuando ad illudere le tante aspettative,accontentando''qualcuno'',ma chi sara'mai questo sconosciuto di turno?Si continua cosi'a gestire in modo disordinato,riconoscendo niente a nessuno,nessun sostegno dalla classe dirigente,svalutando sempre di piu'il vero impegno,il vero sacrificio alla politica.La spartizione continua ad essere gestita in modo non chiaro,ci si poteva per un attimo soffermare sulle cose fatte da tanti amici,guardando per un attimo indietro se non tutto a tutti,molto a molti....Questo sistema e'andato a gambe all'aria sull'onda di una vera crisi che non e'solo appartenete alla nostra fazione politica,ma all'intero sistema.Si e'pero'visto che il vecchio virus,quello dell'immobilismo non e'stato affatto debellato.Questo modo di gestire non ha portato a decidere,a confrontarsi,ma semplicemente a rinviare nella sostanza la maggior parte delle scelte,quelle verie e serie.La voglia di misurarsi in nuove dimensioni ha cosi'continuato ad illudere cittadini e fedelissimi,appartenente ad un sistema.Si credeva di poter scegliere in modo democratico nuovi programmi,nuove strategie,per poi utilizzarle nella societa'civile,ma questo credo non sara'mai possibile da realizzare.La nostra aggregazione politica ancor oggi perde consensi,indispensabili per competere in vista di importanti scadenze politiche.L'incertezza che ci domina e'alta e la sfida a cui deve sottoporsi ciascuno di noi diventa sempre piu'difficile.Si stanno ridisegnando panorami gia'visti,affrontiamo cosi'trasformazioni tumultuose,in politica vacillano e vengono messe in crisi le tradizioni ideologiche,e gli equilibri vengono man mano modificandosi in maniera non costruttiva.Tutto questo esprime una seria preoccupazione,che dovrebbe essere rivista,messa in condizione di scegliere anche oltre il livello delle normali prestazioni che ci attendono,invece tutto cio' sembra prostrata dal vecchio male che chiameremo virus localistico,costretti ad un immobilismo fatto da vecchie connotazioni,gia'note a tutti.Affrontare oggi questa situazione in citta'diventa un serio compito,di non facile attuazione.Io credo di poter dare un contributo per una nuova elaborazione di un nuovo documento politico che appartenga a tutti i cittadini.Questo modo di vedere,ci portera'ad una limitazione delle scelte,quindi a non scegliere,facendoci cosi'diventare sciocchi,urtando solo le diverse sensibilita' e le tante posizioni,senza risolvere nessun problema,ma solo accentrandoli,indebolendo ancor di piu'la rete del consenso elettorale e politico.