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La pace ha bisogno di ponti,non di muri


Un nostro simpatizzante qualche giorno fa' stimgatizzava il forte paragone tra il''muro''in costruzione in Israele e il ''Muro di Berlino Est''.La nostra Redazione ha risposto''Come vuole chiamarlo un muro?''La risposta rimane deludente,giacche' definire''muro''quello in Israele e'improprio.Esso e'una barriera difensiva,tant'e'che per molti chilometri vi e'una rete con dei sensori per individuare potenziali''ospiti''non graditi.Le statistiche che sono incontrovertibili,anche per via della barriera difensiva,gli attentati suicidi sono diminuiti di oltre il 70% e tante vite sono state salvate.Il Muro di Berlino fu costruito per impedire che i tedeschi sotto schiaffo sovietico scappassero nella Germania Federale,cosicche' il paragone col muro israeliano e'anche sbagliato sotto il profilo storico.In ultimo,va ricordato che la barriera difensiva ha creato e crea notevoli disagi nella popolazione palestinese e che il suo tracciato non segue sempre la cosiddetta linea verde,ovvero i confini tracciati dopo il 1967.Speriamo che il processo di pace in corso renda in un futuro prossimo inutile questa barriera e che essa venga abbattuta.La risposta e'stata affidata alla Redazione del Nostro Giornale,eccola come segue:Ci dispiace per la sua delusione,gentile cittadino,ma le ricordiamo una frase di Papa Wojtyla in materia''La pace ha bisogno di ponti,non di muri''.Evidentemente anche il Santo Padre fu impreciso.