L'ennesimo atto di barbarie e ancora siamo in attesa di una risposta concreta della societa'civile.Dopo le gravissime vicissitudini che continuano a colpire il nostro meridione,i cittadini ancora una volta ostaggi del dolore.Loro che invocano a gran voce la voglia di liberta'quando viene loro vietato l'utilizzo di alzare la voce.Oggi tacciono,prigionieri della criminalita',del silenzio.Sarebbe bene che gli amanti della liberta' anziche'indignarsi solo quando vengono presi provvedimenti,magari inefficaci volti ad arginare atti criminali,si indignassero per il radicamento innegabile della delinquenza urbana che,complice l'omerta',imperversa nella nostra vita quotidiana.Non credo che vivere circondati da violenza e angherie sia sinonimo di liberta'.Se non riusciamo piu'a indignarci di fronte alle barbarie alle quali siamo costretti ad assistere ogni giorno,allora abbandoniamo l'idea di migliorare le nostre citta',la loro qualita'di vita.La liberta',quella vera,possiamo solo guadagnarla combattendo il male che colpisce la nostra societa' e non lamentandoci dei rimedi opinabili che si cerca di opporre.Dunque le strade da percorrere sono due:o sis sceglie di educare i propri figli alla convivenza civile e alla solidarieta' che implica il ripudio concreto dell'illegalita',oppure continuare a vivere blindati dietro labili certezze che il primo delinquente da strapazzo puo'far crollare in un istante.Liberiamoci delle bende che coprono i nostri occhi e dei bavagli che chiudono le nostre bocche quantomeno per guardare negli occhi ed esprimere solidarieta'a chi conoscendo il vero concetto di liberta'si e'recato nelle nostre citta' senza pensare,come facciamo noi''prigionieri''della criminalita',che spesso dalle nostr parti la liberta'e'intesa quale facolta'di impossessarsi di qualunque bene a cui si ambisca,anche se di proprieta' altrui,perche'in questo caso e'possibile sparare''liberamente'',poiche'certamente nessuno avra'visto,ne'sentito e,quando a seguito dell'evento si esorteranno i turisti a usare particolari accortezze durante le visite,ci sara'sempre il critico di turno che,sventolando la cartolina della citta',ci raccontera'che e'statasolo una tragica fatalita'che non deve oscurare l'immagine delle nostre belle citta'..allora concludo dicendo.....vergogniamoci.....
Tra violenza e indifferenza,c'e'piu'liberta'
L'ennesimo atto di barbarie e ancora siamo in attesa di una risposta concreta della societa'civile.Dopo le gravissime vicissitudini che continuano a colpire il nostro meridione,i cittadini ancora una volta ostaggi del dolore.Loro che invocano a gran voce la voglia di liberta'quando viene loro vietato l'utilizzo di alzare la voce.Oggi tacciono,prigionieri della criminalita',del silenzio.Sarebbe bene che gli amanti della liberta' anziche'indignarsi solo quando vengono presi provvedimenti,magari inefficaci volti ad arginare atti criminali,si indignassero per il radicamento innegabile della delinquenza urbana che,complice l'omerta',imperversa nella nostra vita quotidiana.Non credo che vivere circondati da violenza e angherie sia sinonimo di liberta'.Se non riusciamo piu'a indignarci di fronte alle barbarie alle quali siamo costretti ad assistere ogni giorno,allora abbandoniamo l'idea di migliorare le nostre citta',la loro qualita'di vita.La liberta',quella vera,possiamo solo guadagnarla combattendo il male che colpisce la nostra societa' e non lamentandoci dei rimedi opinabili che si cerca di opporre.Dunque le strade da percorrere sono due:o sis sceglie di educare i propri figli alla convivenza civile e alla solidarieta' che implica il ripudio concreto dell'illegalita',oppure continuare a vivere blindati dietro labili certezze che il primo delinquente da strapazzo puo'far crollare in un istante.Liberiamoci delle bende che coprono i nostri occhi e dei bavagli che chiudono le nostre bocche quantomeno per guardare negli occhi ed esprimere solidarieta'a chi conoscendo il vero concetto di liberta'si e'recato nelle nostre citta' senza pensare,come facciamo noi''prigionieri''della criminalita',che spesso dalle nostr parti la liberta'e'intesa quale facolta'di impossessarsi di qualunque bene a cui si ambisca,anche se di proprieta' altrui,perche'in questo caso e'possibile sparare''liberamente'',poiche'certamente nessuno avra'visto,ne'sentito e,quando a seguito dell'evento si esorteranno i turisti a usare particolari accortezze durante le visite,ci sara'sempre il critico di turno che,sventolando la cartolina della citta',ci raccontera'che e'statasolo una tragica fatalita'che non deve oscurare l'immagine delle nostre belle citta'..allora concludo dicendo.....vergogniamoci.....