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Necessaria una forte azione di trasparenza


Il Sen.Manzione rilanciaIl Senatore della Margherita MANZIONE torna sul tema della centrale termoelettrica di Salerno.La Magistratura deve avere il coraggio di liberare le verita',evitando che Salerno possa essere considerata il ''porto delle nebbie''.La sua richiesta di sospensione dei lavori per la realizzazione dell'opera non e'stata considerata accoglibile dal ministero delle attivita'produttive,spiega cosi'in poche parole al nostro bollettino il Sen.Manzione.Ho ricevuto l'ennesima risposta ad una delle mie tante interrogazioni sulla costruzione dell'impianto.Ancora una voltra la nota di risposta,proveniente dal Ministero delle Attivita'Produttive,dopo aver cercato di affrontare faziosamente le questioni da me prospettate,termina con una frase che comunque...la procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ha in corso sulla vicenda oggetto dell'interrogazione,attivita'di indagine ed accertamenti di natura tecnica,allo stato coperti da segreto istruttorio.Una vicenda,a giudizio di MANZIONE,grottesca,sia per gli interessi in gioco che per le risorse palesi ed occulte fin qui utilizzate dalla Energy plus,una societa'napoletana con capitale sociale 11 mila euro.MANZIONE fa riferimento a sponsorizzazioni ed elargizioni della stessa e fa notare:Ma e'possibile che a nessuno venga in mente di considerare sospetta questa circostanza?quali interessi reali nasconde l'operazione?MANZIONE spiega che mentre i consessi civili e locali,comuni e provincia,votano contro,manifestando la incontestabile volonta' che promana alla gente,il Ministro delle Attivita'Produttive risponde alla mia richiesta di sospensione considerandola non accoglibile.L'analisi del senatore e'a tutto campo.E'assurdo costruire una centrale sovradimensionata in quel contesto,fra case e scuole,carcere ed ospedale.E assurdo poi costruirla a 36km di distanza dalle fonti di approivigionamento,benche'le linee guida della Regione Campania prevedevano espressamente che per evitare ogni impatto ambientale le distanze debbano essere brevissime il piu'vicino possibile.Perche'realizzare 36 km di metanodotto e 13 di elettrodotto quandom era possibile allocare diversamente la centrale?La questione riguarda anche i 15 km di metanodotto allocati nel parco regionale dei picentini,in quelle aree non e'possibile realizzare neanche i piccoli gasdotti per le utenze locali.