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L'ARTISTA POVERO NEL CUORE DELLA CITTA'


Come ligabue,Aniello disegnava tigri e zebre in uno scenario dove gli uomini cercano conforto nella silente riconoscenza degli animali,e il solo sorge all'alba illuminando il cammino.Il suo era da Torrione a S.Leonardo,attraversato su un vecchio motorino,sempre controsenso,perche'il suo mondo girava cosi',spiegando a chi incuriosito gli chiedeva ragioni.Per qualche giorno nessuno lo ha visto piu'.Aniello Torretta era nel suo rifugio a soffrire di neuropatia diabetica con valori altissimi.Solo con il suo mondo di paesaggi naif e strane figure,non ha mai chiesto aiuto.Finche'lo hanno soccorso gli operatori dell'Humanitas,e al S.Leonardo i medici gli ahanno amputato tre dita del piede sinistro,salvandogli la vita.Ma in Ospedale tra il bianco asettico senza i suoi colori,soffriva di piu'.Sara'una tenera testimonianza del suo mondo all'incontrario,destinato solo alla vera ''elite'',quella degli uomini liberi.