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SCOZIA,L'OMAGGIO DELLA CITTA


La morte di Michele Scozia mette nell'anima il peso di un dolore autentico.E'il dolore che sanno suscitare gli uomini miti con la forza della loro paziente attesa.Era un uomo in attesa,Scozia.Aspettava di scoprire nell'altro quel ponte insospettato che gli avrebbe offerto un passo,un collegamento,un pezzo di strada da fare assieme.E'l'incipit della testimonianza di raccolti storici,pubblicate su questo numero del bollettino,per parlare del politico della competenza in un tempo delle incompetenze della politica,un intellettuale a tutto tondo,un cattolico,il primo democristiano amato anche dalla generazione del Sessantotto.Dunque,sono trascorsi dieci anni dalla prematura scomparsa,aveva solo 68 anni,del carismatico avvocato,artefice,tra le tante iniziative realizzate nella sua lunga opera di politico dei valori e non di giochi mediocri,del nuovo volto di Salerno,quello da lui disegnato negli anni in cui ricopri'la carica di Sindaco.Si pensi alla Manovra Urbanistica,al Piano di Sviluppo Economico.Il Comune ora gli rende omaggio con la intitolazione della rotatoria Nizza.Sara'questa un aseria occasione per riscoprire la vera figura dell'On.Scozia,le sue idee,il rigore ed il sorriso,la cordialita',ma anche la severita',il dietro le quinte di una umanita'fatta di piaceri semplici come la lettura.A dieci anni dalla scomparsa di Scozia,giova ricordare che egli fu anche Sindaco di Salerno,citta'alla quale rivolse costantemente la sua attenzione,nella quale nacque e dove si consolido'l'amicizia che lo lego' ad Alfonso Menna e Vincenzo Scarlato.