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LA VIOLENZA CI DISPIACE...CI URTA..


bollettino mensile del cid salerno - mese di marzo 2006Finche'la vediamo diffondersi ed esplodere al di fuori di casa nostra la violenza ci dispiace,ci urta,ci offende,ma non ci colpisce.Penso che rimanga qualcosa di adatto ad altri,ma non a noi.Nel momento in cui pero'vediamo anche la nostra citta' diventare luogo di difficolta',di scontro,si subisce una percezione diversa che ci fa'trovare in un obiettivo quanto sgradevole di un coinvolgimento urbano male organizzato e recepito.Quanto accade nel mondo,nel nostro Paese,d'altra parte,mostra come la cattiveria,quella urbana non la sipuo'fronteggiare con atidoti ad effetto permanente.Non esiste vaccinazione per questa malattia ed e'superficiale ripetere che da noi la violenza,il piu'delle volte gioca sempre da personaggi di trasferta.La preoccupazione cha va rafforzandosi in seguito a diverse situazioni gravi,portandoci cosi'ad una seria riflessione,soprattutto su quanto accade nella nostra periferia.Si sta creando un clima pesante,viziato,in cui la predisposizione a gesti puo'sfociare in situazioni con le quali pareva non dovere piu'fare i conti...ma queste circostanze si fanno frequenti.C'e'quella violenza verbale che si esprime a gesti goliardici,anche nelle nostre camere rappresentative ma c'e'anche il formarsi lento,ma forse continuo di una cultura che si puo'predisporre ad eventi temuti indubbiamente da tutti.Si deve cominciare a prestare attenzione a un modo di pensare che sta cercando le scorciatoie per risolvere i veri problemi.La societa'si sta'lacerando intorno alla ricerca di inutili vie d'uscita da una crisi senza precedenti.Lo stesso ricorso alla volonta'di andare a votare per le circoscrizioni contiene insieme a molti aspetti una valida democrazia diretta,che in questa citta' mi sa che non gradiscono...In queste condizioni si dimentica che i costi della democrazia sono soprattutto legati alla pazienza delle mediazioni e alla funzione di una politica che appare sempre piu'impotente,mal gestita.Di fatto soggetti politici che trovano la loro forza e la loro razionalita' in un ordinamento equilibrato,com'e'quello scritto nella nostra costituzione tendono a sopportare oneri impropri.Quello che pare venir meno e'proprio la politica come tale messaggio,creando un vuoto che per ora sembra non esserci,ma che si sta'determinando.TU COSA PUOI FARE?