ho trovato l'amore

Post N° 30


Vivere di ricordi; il momento dell’abbandono, in cui il passato prevale sul presente e sovrasta, annullandolo quasi del tutto, il futuro. Il ricordo è il nettare che ci rimane di un amore che è svanito, un sapore, una eco lontana, ovattata, che ognuno adatta e sé, al momento che sta vivendo, alla voglia di tormentarsi o liberarsi. I ricordi sono pietre di cui con cui si può arrivare a costruire un muro invalicabile, che ti esclude dalla vita e dal mondo. Meglio usare quelle pietre per costruire un argine o un muretto di cinta per proteggerti dagli intrusi che passano sempre sulla tua via. Ma non troppe pietre, per favore, sarebbe la fine. Quando finisce un amore non è possibile continuare a viverlo attraverso i ricordi; magari i primi tempi fa pure bene, ma poi no! E’ come vivere con i piedi per aria, tra le nuvole, rincorrendo i sogni con le ali della fantasia… mentre non hai la forza che ti da l’amore, mentre l’hai invece persa e non vuoi rendertene conto. L’amore vive anche di sostanza e di abbracci corporei. I sogni vivono di speranza. I ricordi sono foglie secche di un albero rigoglioso che, avvolto dall’autunno, continua la sua vita preparando in silenzio i germogli di nuove foglie. Non per la stagione passata, per quella a venire. Ecco qua. I ricordi sono schegge di vita che non possono comporre niente di concreto, ma solo sogni che potranno avverarsi nel momento in cui i ricordi stessi cesseranno di esistere, superati da altre immagini di vita reale, germogliate dall’ottimismo della volontà che fa vivere veramente.