Blog
Un blog creato da sangueedanima il 03/08/2008

Sangue ed anima

Un capitolo al giorno del mio primo libro

 
 

COMPRATE IL LIBRO

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« L'INIZIO DELLA COLLABORAZIONESFONDARE UNA PORTA APERTA »

PRIMO DIALOGO

Post n°18 pubblicato il 20 Agosto 2008 da sangueedanima
 

Appena ricevuta dalla provvidenza quell’importante nozione, Lodge lasciò il suo studio. Era tardi, l’orologio a pendolo suonava due o tre rintocchi soltanto, ma doveva andare. Doveva raggiungere quel ragazzo, quel giovane sconosciuto che aveva lasciato in quel biglietto una così importante informazione. Doveva trovarlo e chiedergli come poteva sapere, come poteva ipotizzare e spiegare tutto ciò. Le risposte che poco prima Colbain si aspettava dal professore ora gli sarebbero state richieste ed estirpate dal suo stesso idolo, dallo studioso che avrebbe dovuto averle e che avrebbe dovuto consegnargliele.

Brian vagava per il freddo buio alogeno della notte cercando in ogni anfratto quel giovane, quella speranza, quell’idea nuova. Dove avrebbe potuto trovarlo? Non sapeva neppure da dov’era venuto! Sapeva solo il suo nome: Grant. Dove poteva trovare uno con un nome così? Dove?

Cominciò a piovere. I tombini, chiusi, si riempirono veloci d’acqua trasformandosi in piccoli laghi a pozzanghera per i sorci che a quell’ora tiravano fuori il muso dall’oblio di una nascosta tana. Le strade, umide, sembravano pelli di granitici giganti inondati da un diluvio incontrollabile. Le case ed i palazzi, chiusi e spenti, parevano ampie colonne di un tempio al nulla e all’oscurità di una luna spenta. Le nuvole, grandi e nere, facevano ormai da cielo a quell’atmosfera morta e dormiente. Le poche persone in giro, tra cui puttane, papponi e ubriaconi, correvano verso tane e auto lontane. Qualche barbone, nascosto sotto un balcone o una scala, cercava di ripararsi tranquillamente dalla pioggia scrosciante, coperto da poveri stracci e irsuti peli.

Correndo sotto il temporale e stringendo con le mani la giacca di modo che si tendesse sulla testa a mo di cappuccio, Brian urlava ai quattro venti il nome di Colbain in cerca di una risposta. Il vento che spazzava l’atmosfera non gli seppe rispondere, né gli seppero rispondere le pozzanghere pantanose su sui camminava intingendo i candidi pantaloni. Grant non c’era, svanito nel nulla della dimenticanza. La possibilità di cominciare una ricerca, di carpire dal niente un’origine, stavano allora scomparendo nell’oblio. La pioggia copriva i sussulti dello storico zuppo di notorietà e di brandelli di nuvola, celando nel muro d’acqua che tutto circondava quell’ombra vagante e inquieta.

Una macchina della polizia passò veloce, innalzando nei pressi della figura di Brian un’ondata di liquido pronta ad assaltarlo. Aveva le luci spente e non era dunque in servizio. Magari stava solo tornando dalla visita ad un vicino bar o ad una tavola calda. Questi non erano problemi importanti per il professore, sempre più annacquato e viscido nell’atmosfera pantanosa. Non ce la faceva più! Aveva passato fin troppi minuti a invocare nel vuoto il nome di uno sconosciuto, a fare soffocare la sua voce e la sua gola da colonne di gocce improvvise, a gelare mani e piedi in fangose riserve di liquido. Non ne poteva più di vagare inutilmente.

-   OOOh RaGaScI.. – risuonò nell’aria, trascinato nell’atmosfera da un’ombra lontana e

     barcollante- QuuuEl rAgAsciO è PascIo! -  ripeté per due volte la voce

Un semplice ubriaco che vagava, come il professore, nella buia notte umida e che scherniva il nome di un folle giovine gridava nella notte il suo insulto.

-   Un PaScIo! DuE MaRoNi! CoSa CaCChio è Il Gle.. Glo.. GloGLOLand?

Nell’insano discorso di uno squilibrato spesso si scoprono inquietanti verità, come quando, intervistando un pazzo, ci chiediamo chi lo sia in realtà tra noi che lo ascoltiamo e lui che parla al vento. Quella frase, pronunciata incautamente dallo sbronzo, aveva acceso in Brian un’enorme lampadina. Doveva esserci Grant nei paraggi. Doveva. La coincidenza era troppo evidente. Anche se si fosse trattato di divina provvidenza – che avrebbe dunque portato ad alcune conseguenze certe e già decise – era comunque un’occasione da non perdere.

Lodge corse nella pioggia incontro al pazzo e, scuotendolo vigorosamente, sopportando il fetore di alcool, gli chiese di chi parlasse.

-   Di Chi PaaArlo? Ma.. Di ChI Mi Dà DA BerE!- rispose il vacillante individuo.

-   Dove? – chiese lo storico fissando i suoi occhi spenti e abbagliati dal timore – Dove?

-   E’ Al Bar ALL’AnGoLo.. ma GuArDa UN po’.. EsHcO e GGuaRDa Che Mi FaNnNo.. Oh, Io

    Pago, eh! – disse il ciuco, dipingendo sul suo volto una stranissima maschera di serietà finta e

    mostrando al suo aggressore un indice teso.

Brian lo lasciò, mollandogli le spalle che fino a poco prima aveva bloccato con le proprie mani. Piantò subito il piede su una pozzanghera poco profonda facendo infiltrare nella scarpa e nella calza un poco di liquido e inzuppando così il tessuto e cominciò a correre nella direzione da cui lo sbronzo era venuto.

-   GuArDa Che Ha AppEna ChiuScio..- gridò l’ubriaco – Mi Ha AppENa BuTtAtO FuORi!

Lodge piazzò velocemente i piedi a terra cercando di percorrere il tragitto il più velocemente possibile e trovando, all’angolo della strada principale, un piccolo ristorante segnalato da un’insegna lampeggiante ormai spenta.

                         

                                                                      DA FRANKY

                                                       

                                                        RISTORANTE-BAR-PIZZERIA

                                                     

Vide l’entrata, quel grosso muro di vetro, e ci si proiettò addosso, cominciando a gridare e a bussare. Doveva essere il posto giusto! Troppe coincidenze!

-  GRAAAANT!

 

                                                                    

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/SANGUEEDANIMA/trackback.php?msg=5271348

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 

COMPRATE IL LIBRO

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Volo_di_porporaMacchiavelli3ghonim2paneneroroberta.palma2008cristiano.cannataSky_Eagle
 

ULTIMI COMMENTI

anche il mio
Inviato da: Volo_di_porpora
il 27/01/2015 alle 22:42
 
grazie....meme a toi..:)
Inviato da: sangueedanima
il 07/08/2008 alle 13:43
 
dolce serata
Inviato da: writerwoman
il 05/08/2008 alle 19:24
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963