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Post n°2 pubblicato il 01 Maggio 2010 da satana.pp
Tipi di dipendenza La dipendenza da Internet o Internet addiction è in realtà un termine piuttosto vasto che copre un'ampia varietà di comportamenti e problemi di controllo degli impulsi[3]. Inoltre la dipendenza da internet e la dipendenza dal computer sono ormai inscindibilmente legate e a volte si usa il termine di dipendenza online per indicare il fenomeno nel suo complesso. Secondo Kimberly Young, che ha fondato il Center for Online Addiction statunitense, sono stati infatti riconosciuti 5 tipi specifici di dipendenza online:
Al fine di valutare specificatamente il grado di rischio psicopatologico connesso all'uso di Internet, la Young ha sviluppato un questionario, lo IAT (Internet Addiction Test), composto da 20 item diversi.[6] Più nel dettaglio, le domande mirano a identificare coloro che fanno di Internet un uso prolungato (anche 40-50 ore a settimana) sino a trascurare gli affetti familiari, il lavoro, lo studio. le relazioni sociale e la propria persona (notti insonni, ansia, agitazione psicomotoria, depressione legata al fatto di essere off-line, sogni e fanasie riguardanti Internet). Alle domande si risponde scegliendo tra 5 modalità differenti: 1) rare volte; 2) occasionalmente; 3) piuttosto spesso; 4) spesso; 5) sempre. A seconda del punteggio ottenuto rispondendo a tutte le domande, il soggetto può autovalutare il suo livello di dipendenza da Internet identificandosi in uno dei tre profili che corrispondono a tre range di risultati possibili: a) massimo controllo dell'uso di Internet; b) si evidenziano problemi relativi all'impatto che l'uso della Rete ha sulla vita del soggetto; c) la Rete causa importanti problemi di dipendenza. Più recentemente, in Italia è stata sviluppata una scala per la rilevazione delle variabili psicologiche e psicopatologiche correlate all’uso/abuso di Internet. Tale scala, denominata UADI (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet) è composta da 80 domande che riguardano l’uso di Internet, con particolare attenzione al vissuto emotivo del soggetto durante e dopo il collegamento. In tal modo è possibile effettuare una diagnosi più accurata dell'utilizzo della Rete da parte dell'utente. In letteratura, comunque, sono state individuate 4 categorie di elementi che contribuiscono all’insorgere di psicopatologie legate all’uso di Internet:
Nel 2004 l'Esercito finlandese ha rivelato che permette ad alcuni coscritti di posporre per tre anni lo svolgimento del servizio militare a causa della loro dipendenza dai giochi per computer e da Internet. Rischi correlati alle fasi di approccio a internet [modifica]Le ricerche effettuate (Lavenia G. & Marcucci M. 2006) hanno evidenziato due fasi di sviluppo comuni a tutti gli utenti telematici. Ogni fase dello sviluppo telematico (il percorso evolutivo che il neofita di internet segue per inserirsi in questa nuova realtà) comporta specifici rischi. Fase di osservazione e ricerca [modifica]Nella prima fase il soggetto scopre e utilizza giornali, riviste e informazioni on line, casinò virtuali, trading online, negozi virtuali, siti pornografici. Rischi:
I rischi maggiormente correlati a questa fase sono di tipo compulsivo. Il soggetto che inizia a navigare nella rete scopre le sue infinite offerte e inizia ad attivarsi nelle modalità che gli sono più congeniali. Alcune sono a maggior rischio di divenire vere e proprie compulsioni: lo shopping, il giocare in borsa, il gioco d’azzardo, la visione di materiale pornografico. Non sono attività che si trovano solo su internet, con i rischi connessi, ma in rete sono facilitate dall’anonimato e dalla semplicità con cui è possibile praticarle in qualunque momento senza dover uscire di casa ed esporsi al giudizio altrui. In questo caso Internet non pone alcun limite all'impulso, che può facilmente tramutarsi in compulsione quando sfugge al controllo del soggetto e diviene il centro della sua esistenza. Fase relazionale-comunicativa [modifica]Nella seconda fase il soggetto scopre e utilizza chat, MUD e altri giochi di ruolo online Rischi:
In questa seconda fase si manifestano le cosiddette net-dipendenze, per le quali le persone maggiormente a rischio sono quelle con difficoltà comunicative-relazionali. In questi casi la dipendenza costituisce un comportamento di evitamento attraverso cui il soggetto si rifugia nella rete per sfuggire alle sue problematiche esistenziali. Terapie [modifica]Le terapie ritenute più efficaci per curare la Internet dipendenza sono sostanzialmente le stesse impiegate per gli altri tipi di dipendenza: tra esse la terapia cognitivo comportamentale, la terapia psicodinamica interpersonale (IPT), il tradizionale gruppo di supporto "dei 12 passi" e la terapia coniugale o familiare, a seconda dei casi. Negli Stati Uniti viene utilizzata anche la psicoterapia online, o per meglio dire il Counseling online. Tale pratica tuttavia è attualmente vietata in Italia agli psicologi, per disposizione dell'Ordine Professionale degli Psicologi, in attesa di una regolamentazione normativa. Risultano anche molte associazioni[7] che utilizzano il programma di recupero del gruppo di "auto aiuto" come terapia per il recupero dalla masturbazione compulsiva: Sex and Love Addicts Anonymous, Dipendenti dal Sesso e dall'Amore Anonimi (SLAA)[8], Sexaholics Anonymous (S.A.), Sexual Compulsives Anonymous (S.C.A.), Sexual Recovery Anonymous (S.R.A.). L'uso del metodo dei gruppi di sostegno è ampiamente consigliato da vari terapeuti e autori internazionali, quali Patrick Carnes, Kimberly Young e Claudia Black.[9][10][11] Note [modifica] |
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