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ADDOLCITORE ELETTRONICO


Al giorno d’oggi un po’ tutti sappiamo quali sono i problemi legati all’utilizzo dell’acqua “potabile” (è piena di calcare) che ci viene fornita nelle abitazioni, nei bagni di locali ed uffici, ed altrove: essa non è pura e semplice acqua come quella distillata, ma contiene disciolti in soluzione diversi elementi chimici e sali (tra cui i calcari), la cui quantità varia da località a località, e viene esaminata periodicamente come si fa per le acque minerali alla fonte da dove vengono prelevate. Ciò che si trova frequentemente sono i sali di Calcio (calcari) di Magnesio e di Sodio (ad esempio il Bicarbonato ed il Cloruro di Sodio, ovvero il sale da cucina) ed altri ancora: la percentuale di questi composti determina la cosiddetta “durezza” dell’acqua, che si misura in Gradi Francesi (°Fr) e che mediamente si aggira intorno a 15÷25. Senza stare a fare una trattazione completa ci limitiamo a dire che la presenza di sali disciolti, ma soprattutto di calcari porta tutta una serie di problemi negli apparecchi che riscaldano l’acqua, poiché con il calore, quanto più è intenso, essi vengono a cristallizzarsi formando incrostazioni resistenti e che col tempo arrivano non solo ad ostruire eventuali tubazioni, ma soprattutto avvolgono l’elemento riscaldatore corrodendolo e impedendogli di cedere adeguatamente il calore; senza contare che una resistenza elettrica avvolta da uno strato isolante si surriscalda fino a bruciarsi, perché non può raffreddarsi come dovrebbe nell’acqua circostante. Ecco perché per lavatrici e lavastoviglie si raccomanda di utilizzare insieme al normale detersivo l’anticalcare. Tuttavia questo prodotto chimico non può essere utilizzato in altri apparecchi (ad esempio scaldabagno elettrico o a gas), ed ecco che divengono utili ed a volte indispensabili quegli apparecchi composti da filtri con appositi sali capaci di disciogliere il calcare. Ed ancora più utili sono i sistemi elettronici, già presenti da tempo sul mercato, che a differenza dei metodi chimici non alterano la composizione dell’acqua, che può perciò essere bevuta tranquillamente. Infatti, i dispositivi elettronici non alterano la struttura e la presenza dei sali, e non sciolgono effettivamente il calcare, ma semplicemente ne polarizzano le particelle in modo che si respingano tra loro e che pertanto non si depositino più sui riscaldatori e sulle pareti interne delle tubazioni. Al contrario, i granuli e gli altri sistemi chimici sciolgono i sali liberando gli ioni che li compongono, così ad esempio il sale da cucina NaCl (cloruro di sodio) originerebbe Cloro e Sodio, che da soli non fanno poi tanto bene, soprattutto se presenti in quantità eccessiva (un po’ ci servono e si trovano disciolti nel sangue come elettroliti). Insomma, sciogliendo il calcare (Carbonato di Calcio, ecc.) si liberano elementi chimici che rendono l’acqua non più bevibile. E’ questo il motivo per cui vogliamo proporre il progetto e la costruzione di un efficace anticalcare elettronico, un circuito semplice, efficace ed installabile ovunque senza badare troppo alla natura dell’impianto o ai materiali da cui è costituito; una soluzione che costa pochissimo, certamente meno dei vari trattamenti che vengono proposti qua e là, in televisione, nei supermercati, nelle fiere, ecc.