SAVE THE CHICKENS

Post N° 206


LA FORTUNA DI VIVERE “La grande sfortuna dei pesci è di non avere la parola. Pensate agli uomini che escono in mare con le reti e li catturano a quintali. Che strazio insopportabile sarebbe se tutti quei pesci vivessero la loro agonia urlando e lamentandosi. La notte risuonerebbe delle loro voci e gli uomini del mare, per quanto rotti a tutte le esperienze, non avrebbero cuore di continuare il loro mestiere. Avete mai veduto i pescatori della domenica? Sono tranquilli, sereni con il loro berrettino in testa..Immobili, aspettano che il pesce abbocchi. Ma che angoscia per loro se il pesce, uscendo dall’acqua, cominciasse a piangere, ad ansimare, ad invocare aiuto. Il divertimento della domenica diventerebbe un tormento intollerabile.”“Eppure,” mi racconta un vecchio marinaio “una volta ho sentito un pesce gridare e piangere. Era un delfino che, seguendo la nostra nave per mangiare i rifiuti, era rimasto ferito al capo dall’elica. Abbiamo dovuto ucciderlo per non ascoltare più il suo atroce lamento.”                                                          La fortuna di vivere, VITTORIO BUTTAFAVA