Creato da stellavivente0 il 11/02/2011

VITE STRAORDINARIE

UN GESTO UNA PAROLA UN SORRISO CHE POSSONO ALIMENTARE LA SPERANZA DELLA VITA .NON FERMARTI MAI DI FRONTE A NESSUNO OSTACOLO DELLA VITA ESSA E BELLA E VIVILA

 

un sorriso

Post n°259 pubblicato il 19 Novembre 2011 da martinazorro

 

La nebbia pian piano si dirada,

Timido intanto

un raggio di sole

si fa spazio nella coltre…

- GODERE DI QUESTO SPETTACOLO -

è il mio motivo, oggi

per essere FELICE!

 

 

 

 

 
 
 

TI REGALO UN SORRISO

Post n°258 pubblicato il 14 Novembre 2011 da maghetta2008

 

http://www.navecorsara.it/wp/wp-content/uploads/2010/07/multe_rateizzate_1-580x435.jpg

 

Un uomo sta guidando moderatamente in una stradina di campagna ed un carabiniere lo ferma. "Le devo fare una multa per eccesso di velocità!" dice il carabiniere. Al che l'uomo lo supplica di non farla... allora il carabiniere gli dice: "Senta, a me piacciono molto gli indovinelli. Se lei sa rispondere esattamente a questo indovinello, non le farò la multa!" allora l'uomo si prepara tutto concentrato e esorta il carabiniere a fargli l'indovinello. "In una stradina buia si vedono due fari... che cos'è?" dice il carabiniere e l'uomo risponde: "Come che cos'è... è una macchina!" e il carabiniere ribatte: "Troppo generico... poteva essere una Punto o una BMW... mi dispiace le devo fare la multa!" L'uomo si mette a supplicare il carabiniere per una domanda di riserva così il carabiniere gliela fa. "In una stradina buia si vede un faro... che cos'è?" e l'uomo risponde: "Come che cos'è... è un motorino!" Ma il carabiniere facendo la multa dice: "Mi dispiace... troppo generico.. poteva essere una Vespa o un Ciao. Devo farle la multa!" così l'uomo un po' seccato accetta la multa e poi dice: "Senta signor carabiniere... lei mi ha fatto la multa ma visto che gli piacciono tanto gli indovinelli, posso fargliene uno io?" il carabiniere molto orgoglioso ascolta l'uomo. "In una stradina buia ci sono dei fuocherelli ai margini della strada... cosa sono?" e il carabiniere prontamente: "Come cosa sono... sono prostitute!" e l'uomo: "Eh... mi dispiace, troppo generico... potevano essere tua moglie, tua madre, tua figlia, tua sorella..."

http://www.fongia.com/varie/settimana1/buonasettimanaaaaa.gif

 
 
 

S. Martino

Post n°257 pubblicato il 11 Novembre 2011 da martinazorro

 

Quando dai poggi ameni

L’aura autunnal respiro

Tutti ne vanno in giro

Ridendo i miei pensier.

Il paesello è assiso

Sopra un’ombrosa china;

Lo guarda ogni collina

In atto lusinghier.

Al rosseggiar del vespro

Cinguetta il passeraio,

L’artigianello gaio

Canta nel suo camin;

E noi, qual fosse appunto

Pupillo nostro il mondo,

Sediam in piazza a tondo

Librandogli il destin.

 
 
 

buon pomeriggio

Post n°256 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da evelona22



La vostra gioia è il vostro dispiacere smascherato.
E lo stesso pozzo dal quale si leva il vostro riso,
è stato sovente colmato dalle vostre lacrime.
E come potrebbe essere altrimenti?
Quanto più il dolore incide in profondità nel vostro essere,
tanta più gioia potrete contenere.
La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa coppa
che è stata scottata nel forno del vasaio?
E il liuto che calma il vostro spirito non è forse
il legno stesso scavato dai coltelli?
Quando siete felici guardate nelle profondità del vostro cuore
e scoprirete che ciò che ora vi sta dando gioia è soltanto
ciò che prima vi ha dato dispiacere.
Quando siete addolorati guardate nuovamente nel vostro cuore
e vedrete che in verità voi state piangendo per ciò
che prima era la vostra delizia.
Alcuni di voi dicono: “La gioia è superiore al dolore,”
e altri dicono: “No, il dolore è superiore.”
Ma io vi dico che essi sono inseparabili.
Giungono insieme e quando uno siede con voi alla vostra mensa,
ricordatevi che l’altro giace addormentato sul vostro letto.
In verità siete sospesi tra dolore e gioia come bilance.
Solo quando siete vuoti siete immobili ed equilibrati.
Quando il tesoriere vi solleva per pesare l’oro e l’argento,
la vostra gioia o il vostro dolore devono necessariamente alzarsi o cadere.

Tratto dal libro di Kahlil Gibran, Il Profeta

 
 
 

buona domenica

Post n°255 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da evelinabellissima

 

Lo splendore dell'amicizia
non è la mano tesa né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l'ispirazione spirituale quando
scopriamo che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi.

 R.W. Emerson

 
 
 

 

 

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