SCOMPASSANDO

KAPUT ANNI (BYE BYE 2011)


Il capo d'anno sta nel calendario.Pertanto è solo una convenzione. Infatti culture, religioni e popolazioni diverse ce lo avrebbero in periodi diversi, se non ci fosse stata una omologazione globale voluta con grande forza dai produttori di vini spumanti e di botti e fuochi d'artificio (e ultimamente di sms).Comunque a parte il fastidio post adolescenziale che e può derivare, anche le convenzioni possono essere utili e sfruttate per dei piccoli tornaconti personali.Tutti a fine anno fanno dei consuntivi e si fissano nuovi propositi. Quasi tutti vanno a finire al macero assieme alla montagna di spazzatura formata dagli imballaggi dei "regali di babbo natale". Perché i buoni propositi sono figli di velleità e non di volontà.Frutto del condizionamento cultural-social-mediatico di questi tempi. E checché se ne dica, è impossibile cavarsene fuori. C'è gente che fa fatica a trovar da mangiare ma gioca col cellulare multimediale, fuori dalle capanne dei Tuareg dell'Africa sub sahariana, ci sono le parabole, ma non la possibilità di lavarsi o trovare l'acqua potabile se o percorredo chilometri e chilometri e piedi.Si dice che l'uomo è fatto di carne e di spirito e questo non si nutre di pane e c'è una profonda verità in tutto questo. Se non la si comprende non ci si spiega la società così com'è e si contiua ad aspettare "un mondo che non c'è".C'è poi il grande comunicatore, che non conosce dignità e che lo "spirito" lo mangia a colazione sfruttando a proprio uso e consumo le "debolezze umane".Mi riferisco ai vari capi di stato, agli Obami, ai Putini e a tanti altri, giusto per non guardare in casa, ma anche agli Stivi Jobsi, a certi grandi medici di fama, grandi autorità religiose, insomma a tutti coloro che per il nostro bene, ci prendono per il culo, ne ottengono dei grandi vantaggi personali riuscendo nel contempo a farci felici per il loro successo.Uno spettacolo!
Io di buoni propositi al momento non ne ho. Almeno non chiari, né definiti (questo è un bel presupposto per non ottenerlo, il successo :-) ).Ho però un programma. E se avrò la forza e la salute per percorrerlo, so già che sarà un viaggio appagante e ricco di soddisfazioni.Come d'altronde è stato appagante e ricco di soddisfazioni questo 2011 che saluto con un pizzico di tristezza.Un tempo, da giovane, ero uno che si preparava per tempo agli eventi ed evidentemete questa attitudine mi è rimasta ancora adesso. Ho in fatti anticipato la crisi che tutti conosciamo, anche se la viviamo a livelli diversi, di oltre un anno. Mentre c'era un gran sfoggio di lustrini e paillettes, nel 2007, io scendevo un ripido crinale. Quando comiciavo a pensare a risollevarmi, a fine del 2008, è arrivata la "seconda lama", giusto per vedere se mi stroncavo del tutto o in qualche modo riuscivo a risollevarmi. Così ad inizio 2009, mentre nasceva il mio secondo figlio (l'Andrea di qualche post fa), io ero in fondo al baratro, incapace di trovare una via d'uscita. Ero talmente smarrito che mi sono anche dovuto sposare
Oggi riguardando indietro una cosa mi consola: pur immerso nel fango, non ho mai smesso di sguazzarci dentro, magari senza impeto o grinta ma senza mai mollare del tutto il timone.Il 2011 è stato un anno in cui molte nebbie si sono alzate, ho visto la faccia finora sconosciuta del nemico e ho ricominciato a salire la china. Anzi ho continuato, visto che quacosa si era mosso già da fine 2010. Diverse soddisfazioni me le sono tolte e ho realizzato delle cose proprio nel momento i cui meno me lo sarei aspettato.Da ultimo poi, solo alcuni giorni fa sono arrivati alcuni chiari segnali che indicano che un ciclo si è concluso e che "non pioverà per sempre".Quindi GRAZIE 2011, grazie per esserci stato, grazie per quello che mi hai dato e per avermi messo nella condizione di guadagnarmi quello che verrà!
E ora: BUON ANO A TUTTI PER IL 2012(per i correttori mutimediali che non hanno il coraggio di venire qui a dirle le cose, nell'augurio non ci sono errori, altrove sicuro, sennò voi che fate?)