SCOMPASSANDO

Genialità cinese


I newcomers, nella loro ingenuità, riescono a cogliere l'essenza delle cose molto meglio degli "oldcomers", annebbiati da una ipocrisia consolidata negi anni.
Mi spiego meglio (per stavolta).L'Italia aveva una nautica da diporto di assoluto rilievo a livello mondiale.Era un settore trainante e in grandissima espansione, almeno fino a tre anni e mezzo fa.Poi è venuta la crisi della finanza. Durante le crisi economiche i beni di lusso di solito non subiscono flessioni, anzi, per una sorta di compensazione psicologica, chi ha soldi tende a spenderli in cose superflue, in una sorte di esorcismo alla paura.Ma le barche non sono beni di lusso. Sono di extralusso (non sto parlando di robbetta sotto il milione di euro). Come tali non si comprano con un rotolino di banconote né con un ceque. Si fanno società apposite con sede in qualche paese straniero opportuno e si fanno i leasing.Crolla la finanza, si fermano i leasing e si ferma la nautica.Sotto quel crollo c'ero pure io che facevo qualche accessorio con una dittarella artigianale.Se invece di aprire la ditta e soffrire, mi fossi comprato uno yachtino anche io, me la sarei goduta di più e probabilmente avrei speso di meno. 3 anni fa il gruppo Ferretti, cui facevano capo due tra i nostri maggiori clienti, si rimise in sesto con una finanziamento da circa un miliardo tramite una cordata di banche capitanata da banca Intesa. E pagò tutto, con circa 9 mesi di ritardo (per quel che ci riguardava) ma pagò tutto. Però contemporaneamente annullò tutti gli ordini in corso (per i quali avevamo già fatto acquisti) e sospese completamente quelli futuri.Ci tolse anche dalla lista dei fornitori. Probabilmente eravamo un po' troppo poco docili e un po' troppo rompipalle. Non eravamo neanche bravi a farci degli amici in un modo diveso dal cercare di lavorare bene e onestamente, regali agli acquisitori, pacchi di Natale generosi e così via. Non sapevamo nemmeno dove si "comprassero" le donnine allegre che si vociferava si vedessero in giro quando arrivava qualche cliente particolarmente facoltoso.Sono molto grato di questo. Se mi avessero ammansito con qualche bocconcino succulento, probabilmente mi sarei aggrappato a qualche mendace speranza e sarei ancora lì a strisciare il culo per terra.Invece li ho maledetti tutti e ho navigato per un po' nel nulla senza mendicare niente a nessuno.Fino a due giorni fa ho pensato che vivacchiassero senza infamia e senza lode.Poi mi dicono che sono arrivati "altri Cinesi" e se li sono comprati per un pugno di milioni (il prezzo di una decina di barche di quelle che dico io).http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-01-10/gruppo-ferretti-comprato-cinesi-085538.shtmlBene, tutto questo mi ha portato a conoscenza di una cosa.Di come i Cinesi abbiano trovato l'essenza del possedere il motor yacht.Pratici come sono, da brava gente di risaia e di terra, hanno detto: " a che catzo serve il motore in una barca che sta ferma nel porto perché la vedano tutti?"Così hanno inventato lo yacht a motore senza motore, risparmiando non solo più di metà del costo della barca (il motore, in realtà sono almeno due, e tutti gli organi accessori necessari per farlo funzionare), ma anche il costo del carburante, del comandante necessario a pilotare la barca, e tutti gli oneri e i rischi annessi e connessi con la navigazione.E sembrano ricchi lo stesso!!
Non so voi, ma io al pensiero che a breve sarò governato da gente così, mi sento in una botte di ferro!