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Vacanze di Natale


Sono un po' in ritardo ma stavo mettendo a posto le foto solo adesso ...Per Natale abbiamo deciso di andare un po' in montagna per far svagare un po' i bimbi. Però, con la scusa della crisi abbiamo puntato a una vacanza un po' breve (mezza giornata) e vicina (San Marino).Il clima natalizio quest'anno non è stato particolarmente ostile, partiamo dopo pranzo che da noi ci sono 8 gradi. Però non tutto andrà liscio. Già al casello di Rimini i primi segni premonitori: il casello automatico si magna la viacard e quelle di scorta sono misteriosamente scomparse da tutte le borse e i portafogli. 
 Saliamo verso il monte Titano e il traffico si fa sostenuto. Leggermente preoccupati dal fatto di riuscire a trovare un parcheggio libero, una volta arrivati in cima, decidiamo di lasciare la macchina sotto e salire per vie alternative.Prendiamo a destra per un parcheggio che tutti snobbano, chissà perché ..... 
 
 Lo scopriamo subito dopo (la macchina fotografica era avanti di un'ora e venti, così le foto vengono prima):
Sembra bella soffice ma era un crostone unico di ghiaccio.Infatti qualcuno era mooolto preoccupato
Un po' smarriti guardiamo le indicazioni per la vetta:
Dopo 100 metri di sentiero impervio in mezzo al bosco e al ghiaccio eravamo già stremati e abbiamo optato per il mezzo pubblico (per una volta nella vita volevo vivere quell'esperienza!) 
Arriviamo su e cominciamo a girare, ma qualcuno è terrorizzato all'idea di uscire dal parcheggio col ghiaccio lungo una ripida stradina e studia dall'alto possibili vie d'uscita
Però poi ci facciamo trascinare tutti dall'atmosfera Natalizia!
Un po' di giri, qualche ricordino per la fidanzata del nonno. Tanto freddo per gi altri e caldo per me (Andrea vuol stare in braccio). Alla fine un simpatico bar poco affollato ci attrae per una cioccolata calda e il gelato (io e i bimbi), che ci rinfrancherà durante la discesa a 2 °c e un vento gelido che, scoprirò dopo qualche giorno, farà ammalare mio cugino (che era li ma non con noi.L'ultima foto prima di partire.
Qualcuno cercherà invano di suggerire l'idea che io scenda a piedi e salga in macchina a recuperare il resto della truffa, poi visto che tutti scendevano a piedi, per paura di essere abbandonato in quota si è aggregato. 
 Al ritorno mi son detto: perché non "tagliamo" fino a Cattolica? E ho preso strade meno conosciute. In pratica ho fatto tutto l'entroterra ed è stato un bene perché c'erano tanti prati. La cioccolata calda con panna ha infatti colpito qualcuno dei passeggeri e si è dovuto approfittare della zona desertica per una sosta d'emergenza. Solo a 5 km da casa Sonia ha capito da dove eravamo arrivati (Montefabbri, Gallo, Isola del Piano....)