SCOMPASSANDO

Mittel Europa (con un pizzico di Benelux), 2007 P.6


Continua da qui  Dove eravamo rimasti? Ah, si nel parcheggio al centro di Fussen, che sembra facile, ma tuo vai avanti e indietro 3-4 volte prima di trovarlo (il paese), perché guardi in aria a cercare quello che non si vede.In vece è lì. Come la fontanella con l'acqua fresca che ti disseta dopo il brat e prima della strada dei mille laghi (lo so che è in Finlandia, ma inizia qui).E allora ci vai, senza curarti troppo della strada, che tanto, tutte le strade (della Baviera), portano a(l) Monaco.E ti stupisci, facendo il pieno, e rimani un po' deluso dal fatto che il carburante costa come da noi, nonostante i tedeschi guadagnino di più. Tutta fortuna.Arrivi a Monaco (100 km)e che fai? Ti perdi un po' nel traffico cercando la Messe perché non c'è nulla di più economico di un hotel alla fiera, durante il periodo di ferie. E per una volta ti senti un signore, come quelli veri, mentre vai a piedi a cercare la stazione del metrò, lasciando la macchina fuori dal parcheggio a pagamento, che tanto qui, MICA SIAMO IN ITALIA.Monaco alla fine è come Milano. Cioè non proprio identica, nonostante il traffico, i vialoni alberati, e lo stesso numero di abitanti. Monaco è come DOVREBBE essere Milano, o forse potrebbe essere, se non ....
Cioè, cammini per strada e puoi stare rilassato, senza tenere le mani in tasca a premere sul portafogli e se qualcuno ti urta, non ti restituisce dopo pochi secondi, tutto quello che avevi in tasca, perché non c'è nulla che gli serve.Nessuno ti frega il resto della macchinetta automatica che fa i biglietti del metrò.Semmai, qualcuno cui avanza un biglietto o due perché deve scendere e è ancora valido per mezza giornata, te lo regala con un grande sorriso, contento solo per il fatto di averti fatto felice ed averti sorpreso. Ci stai come ci vorresti stare, in mezzo alle vetrine con gli orologi a cucù, ai boccali caratteristici, mai invadenti come nell'Oude Schans di Praga. In mezzo agli artisti di strada, nelle grandi stazioni del metrò, dove ti infili a capofitto con tutti i passeggini, nelle affollate corsie della birreria "di Hitler", nei ristoranti chiusi già nell'ora in cui "che ne dite di andare a mangiare, che ho un po' di fame?"Monaco è questa, un cucù. in una grande piazza, piena di gente che guarda all'insù, dove fanno dei salami bianchi come il latte, e tu sei lì e vorresti esserci ancora, anche se non sai perché.Forse per i suoi fiumi, pieni d'acqua.
O per avere una turbina Francis nel cortile
E se vai a spasso col tuo Burley, sei uno di tanti.Ed è meglio che, sulle piste ciclabili, non vai contromano. Continua qui