SCRITTO SUL CORPO

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di...Alda Merini  La mia poesia č alacre come il fuoco,trascorre tra le mie dita come un rosario.Non prego perché sono un poeta della sventurache tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,sono il poeta che grida e che goica con le sue grida,sono il poeta che canta e non trova parole,sono la paglia arida sopra cui batte il suono,sono la ninnanānna che fa piangere i figli,sono la vanagloria che si lascia cadere,il manto di metallo di una lunga preghieradel passato cordoglio che non vede la luce.[Da La volpe e il sipario, 1997]