Creato da eatcafe il 01/05/2006

SCRITTO SUL CORPO

viaggio negli enigmi e nelle profondità del desiderio

 

 

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Post N° 193

Post n°193 pubblicato il 07 Ottobre 2006 da eatcafe

Ricevo in privato da uno sconosciuto:

Me lo sono letto il tuo blog, Cristina e l'ho trovato claustrofobico con tanto di odore di chiuso. Ci trovo sentenze già scritte e prospettive azzerate di un'anima dolente che non si concede la minima speranza. Fredda e triste la versione di Ofelia dentro la vasca da bagno. Millais si rivolterebbe nella tomba nel vederla. Hai fatto strame di keats e del suo emblema romantico contrapponendogli filosofie orientali. Ti vedo smarrita ed errante in percorsi sempre uguali dai quali chiedi aiuto doloroso e sordo. Più che di questa mia impressione abbozzata dovresti tener conto dei tuoi errori. Ma i popoli e gli individui si determinano da se ed io non ho nessun diritto di toglierti il lusso e la libertà di sbagliare. La mia mano te la porgo lo stesso, però, anche se il tuo orgoglio smisurato la rifiuterà..
Alex

Ricevo in data 26/11/2006

Ed ecco ricomparire pestis68, marchigiano, maschio, solitario e desolato, sardonico mentre dà del maestrino ad efesto68, uomo duro, pragmatico, violento quanto basta che non si sognerebbe mai di chiedere, non ne ha bisogno. Pestis68, taglia la faccia a lupoferito68 che ammonisce efesto68 sul pericolo di innamorarsi delle ofelie che fanno strame di keats contrapponendogli filosofie in salsa orientale. Una domanda sorge spontanea. Ma sarà proprio innamorato di scrittosulcorpo in nostro ineffabile efesto68 che asserisce di conoscerla, ma, certo, se l'avesse incontrata almeno una volta, non avrebbe bisogno di tagliare a fette i suoi invertebrati e improbabili alfieri che pretenderebbero di difenderla opponendo i loro corpi da molluschi alle sciabolate del diabolico efesto68 determinato a fare a fette quella coltre di ragnatele che toglie la luce e l'aria a chi ne avrebbe un grandissimo bisogno. Lo scontro sembra epocale al viandante che osserva distrattamente. In realtà non c'è confronto, come quando tante palline da ping pong rimbalzano contro un'unica palla da biliardo. Che palle! A scrittosulcorpo non resta che ringraziare i suoi generosi eroi incerottati con una preghiera domenicale inneggiante all'amicizia, prima di trasferirsi in un altro blog ovvero morire e risorgere passando dal nero al rosa di fiori novelli. E ammettiamolo pure, c'è molta poesia in questo. Il passato però incombe come questione irrisolta, affare lasciato in sospeso. Certo, è quasi sicuro dallo stile deciso, sferzante, insofferente e violento chi è in realtà efesto68, ma ogni persona che possa dirsi tale un dubbio lo conserva sempre ed è un dubbio feroce ed al tempo stesso affascinante. La nuova nata essereeilnulla prende spunto da Pollicino e lascia i sassolini sulla strada per permettere ad efesto68 che potrebbe essere jeff di trovarla. Così si inventa questi fantomatici marchigiani le cui schede nessuno frequenta, con la stessa desinenza sessantottesca e lo stesso segno zodiacale. Efesto68 non ha fretta, si gode il nuovo coloratissimo capitolo della storia e si presenta come prometeo.f, il primo antropofilo della storia, colui che ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini. Il fuoco che illumina e brucia proprio come la verità. Ed ecco comparire scritti in latino da Pico e motti di filosofi tedeschi, come dire che essereeilnulla ha capito l'antifona, non ne è sicura ma, in fondo, non può essere che così. Ed è così. Potremmo di certo inventare altri personaggi, far morire quelli vecchi per poi risuscitarli come in ogni telenovela che si rispetti. Siamo vicini alla realizzazione di quel sogno estivo, ricordi? Scrivere un romanzo a due mani. Sarebbe un successo. C'è tanto di quel materiale per i seguaci di Freud da farne felice un reggimento. E che cavolo, devono vivere anche loro. Però, con la mente sono tornato a quella domenica di fine luglio. Ero così felice quel giorno di averti conosciuto, Cristina, e sentivo dentro come un fiume in piena che minacciava gli argini. E non sono andato vicino a quella panchina. Non ne avevo bisogno, c'eri tu. Ed eri così splendidamente vera mentre ti stupivi degli abiti che indossavo e del modo con cui mi avvicinavo a te. Lo ammetto. Era tutto troppo bello per sperare che fosse vero senza correre il rischio di illudersi. Così ho prudentemente aspettato e tu l'hai scambiata per una strategia. Tanti nick femminili e volgari che danzavano intorno al mio aumentavano i tuoi sospetti. Il tuo telefono che non funzionava e la foto che non ti ho dato quando decidesti per il non luogo a procedere. Così decisi di darmi un mese ti tempo per lasciare che tutto sedimentasse o, meglio, lasciare che lentamente l'olio buono venisse a galla. Ti telefonai dalle Marche, la stessa regione di pestis68 e lupoferito68 (entrambi tori come me.) e fu bello sentire la tua voce e la sua inflessione veneta. Peccato che ora sei diventata emiliana. Però ti sei ritolta quei quattro anni che ti eri aggiunta ed hai di nuovo cambiato segno zodiacale. Bastarono pochi giorni perché quell'incanto finisse. Mi mandasti un messaggio lapidario sulla menzogna che azzera l'amicizia e l'amore. Ti ho cercato al ritorno del viaggio, ma ti sei negata. Il telefono squillava desolatamente a vuoto. Rimanevi rintanata in un luogo che non era un luogo e che era tutto ed il contrario di tutto, cioè niente, tranquillizzante ed inquietante. Eccoti creare questo universo all'incontrario dove le parole, ricavate da un vacuo copia ed incolla, precedono i fatti e non viceversa, come dovrebbe essere.
Avrei voluto semplicemente incontrarti. Mi saresti piaciuta, mi avresti fatto schifo, non lo so e non me ne sono mai preoccupato. I fatti devono precedere le parole. Occorre permettere all'evento di svilupparsi, analizzarlo attentamente e tirarne fuori ogni verità possibile. L'equazione è di una semplicità disarmante, ma solo così è possibile sconfiggere i tuoi numerosi demoni. E questo sì l'avrei tentato a prescindere, ma con molta naturalezza, prendendo i tempi giusti come in guerra, dove le strategie contano sì, ma poi ci si ritrova a cambiare in corsa l'atteggiamento e vince chi si dimostra più elastico e chi prende le decisioni più alla svelta. Vince chi si muove più rapidamente e porta in salvo il culo.
No, non ti amo, Cristina. Mi è sembrato ma non è così. Non potrei amarti. Le tue foto intriganti in minigonna, il tuo corpo da bambina non mi dicono niente avulsi dall'inflessione della tua voce, dal tuo modo di muoverti, di sorridere, dal profumo dei tuoi capelli e della tua pelle. Hai chiuso a tripla mandata uno scrigno temendo che fosse il vaso di Pandora ed il risultato è una manciata di sabbia che ti è scorsa tra le dita. Avresti potuto stringerla e tenerla per te e non lo hai fatto. Lasciamelo dire. Tutto il resto è polvere e non è degno ne di te ne di me. Ogni suo granello andrà ad inceppare altri meccanismi vitali fino a portarci alla paralisi completa. Non soffrirai più allora e neppure potrai dirti viva. Mi chiedo e ti chiedo se è davvero questo che vuoi o se piuttosto preferiresti ripartire da quel pomeriggio agostano e dalle poche ore che lo seguirono, quando ballasti per me e con me dentro la tua carne ed i tuoi pensieri sulle note di Bregovich. Avrei dato la vita per vederti.
Jeff, efesto, prometeo..

Ricevo in data 8/12/2006

Non ti offendere, ma sei stata una sciocca a non rispondere al telefono quando stavi cambiando residenza, età, segno zodiacale e movimento artistico passando dal nero opprimente claustrofobico all' en plein air di questo neo impressionismo veneziano. Infantilmente hai voluto che seguissi i tuoi sassolini, Pollicina, ed io l'ho fatto testardamente non certo per meri bisogni materiali, ma per dirti queste parole che tu volevi sentire, da sempre. Parafrasando Vecchioni, mentre canto ti ho davanti, i mesi sono stati momenti, sei sempre stata qui davanti a me. E mi manchi.
Questo è l'unico modo che conosco per salvarti dalle schiere di mostri che sospettano di non poter amare nessuno.




Commenti al Post:
eatcafe
eatcafe il 07/10/06 alle 00:24 via WEB
Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando riusciamo a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. Gandhi
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 07/10/06 alle 01:12 via WEB
Certo. 1 a 0 per te. Mario
 
efesto68
efesto68 il 07/10/06 alle 01:58 via WEB
Me lo sono letto il tuo blog, Cristina e l'ho trovato claustrofobico con tanto di odore di chiuso. Ci trovo sentenze già scritte e prospettive azzerate di un'anima dolente che non si concede la minima speranza. Fredda e triste la versione di Ofelia dentro la vasca da bagno. Millais si rivolterebbe nella tomba nel vederla. Hai fatto strame di keats e del suo emblema romantico contrapponendogli filosofie orientali. Ti vedo smarrita ed errante in percorsi sempre uguali dai quali chiedi aiuto doloroso e sordo. Più che di questa mia impressione abbozzata dovresti tener conto dei tuoi errori. Ma i popoli e gli individui si determinano da se ed io non ho nessun diritto di toglierti il lusso e la libertà di sbagliare. La mia mano te la porgo lo stesso, però, anche se il tuo orgoglio smisurato la rifiuterà.. Alex Non si tratta di orgoglio. Lungi da me. La critica mi disturba, lo ammetto. Se a criticarmi è qualcuno che di me non conosce nulla...se non questo vacuo copia incolla... Mi ricordi qualcuno... ma se avessi bisogno di un maestro, saprei dove trovarlo, con le braccia aperte. Perchè tanta ostinazione? Tu mi dici ciò che non è e mi neghi ciò che è. Mi spiace averti disturbato conoscendo di te solo questa enorme vacuità nella quale pare che la tua anima si trastulli non poco nel creare e demolire in un istante. Non mi ero offerto come tuo maestro. Solo ti avevo allungato la mano per umanissima agape. Ognuno è maestro di se stesso. Anche tu mi ricordi qualcuna. E se queste persone vivono ancora in noi sotto la coltre del tempo passato, forse una speranza ancora c'è e vale tutta questa mia ostinazione. Alex Diciamo che non credo alla tua umanissima agape. O forse non la considero così umana. Si tratta solo e sempre di egoistici bisogni. Buonanotte Come volevasi dimostrare. Il giudice ha sentenziato senza prove e senza conoscere i fatti. Che tu lo voglia o no il bene esiste e va molto al di la degli egoistici bisogni di chi lo esprime. Il fatto che tu non sappia più vederlo non significa che non esista. Se il male è sovrabbondante non vuol dire che non esista il bene. Vacuità, egoismo, disumanità: pare che la tua vita sia fatta solo di questo. Sinceri auguri e sogni d'oro. Alex Per amore della precisione, atteso che all'autrice di questo blog piace la briscola scoperta, riporto il dialogo di ieri al completo con buona pace del Mario, della sua deferenza da ospite e del suo servilismo immediato dovuto, evidentemente, ad "egoistici bisogni" espletabili in bagno con una mano sola. Chi ha discernimento nota che la sentenza è riportata in epigrafe di questo blog e più in basso a sinistra c'è "l'utilizzo dell'aspetto fisico per attrarre l'attenzione altrui". Dappertutto troviamo un "vacuo copia incolla". Una mano tesa è stata rifiutata per scetticismo e orgoglio ed è questa la vera sconfitta. Alex
 
liubiza
liubiza il 07/10/06 alle 08:47 via WEB
Che spocchia, per Dio! Forse sarebbe meglio ricordarsi sempre che qui non si è in un contesto scientifico o altro, ma semplicemente in un non-luogo, dove esiste spazio per pensieri e non-pensieri, riflessioni e non riflessioni, poesia e non-poesia, narrativa e non-narrativa.. Potrei continuare all'infinito nella descrizione di tutti i "possibili altrimenti" che esistono in questo spazio, senza però MAI credere che il mio sia il migliore degli altri. E il giudizio nasce proprio da questo tipo di atteggiamento, che si distanzia di parecchie miglia da quelli che chiamiamo "commenti". La mano di certo non la si porge in questo modo.. Così significa porgere il deretano e niente di più.
 
 
sonelcecio
sonelcecio il 07/10/06 alle 09:41 via WEB
Fantastico... Sinceri complimenti a tutti gli attori...
 
 
efesto68
efesto68 il 07/10/06 alle 15:27 via WEB
Al blasfemo/a e misterioso/a sovrano/a degli infiniti altrimenti, voltairiano paladino/a del rispetto delle libere opinioni purchè siano "commenti" politically correct è evidentemente sfuggito che il sottoscritto e la signora si conoscono e che la medesima macchiavellicamente esterna in pubblico ciò che era custodito discretamente in privato nel tentativo teatralmente infantile ed onanistico di confermare i suoi sospetti sulla mia identità che, per altro, ha riconosciuto da subito. Lei sa bene che in questo mondo dell'essere e del non essere, esponendo centimetri di epidermide e usando parole standard quali “corpo”, “desiderio” si arruolano pletore di inutili cortigiani/e necessario corollario di questo suo inutile e vacuo copia ed incolla che pure erge a fortezza inespugnabile persino contro chi, come me, non ha alcuna intenzione di conquista. Allo stesso soggetto intromessosi goffamente in questioni non sue, a meno che non sia parte in causa, cosa di cui sospetto fortemente, faccio notare che un’impressione non è e non può essere un giudizio, una recensione, un voto, una critica, elementi per i quali pare provi/proviate una sorte di inquietante fobia, ma la semplice esternazione di ciò che si prova nel fare qualcosa. Nell’entrare in questo blog io ho provato ciò che ho descritto. La mano si può porgere nei casi disperati anticipando un sonoro ceffone, tanto per ricordare la differenza fra il male che ci è provocato da altri e quello che stoltamente infliggiamo a noi stessi, e seguita da un possente strattone, necessario per estrapolare qualcuno da una gabbia senza colore e buia nella quale è stato costretto o, peggio, si è costretto da solo. Infine, se la signora disdegna ciò che le ho offerto (mano/deretano) non deve far altro che dirmelo in faccia dopo essere tornata nel mondo reale diventato così insopportabile per lei da evitare, meticolosamente, di affrontarlo, forse perché pieno di soggetti che non sono più capaci di mettersi in discussione e neppure svelano la loro identità. Alex
 
   
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 07/10/06 alle 16:39 via WEB
strano discorso per qualcuno che ".. non ha intenzione di conquista..." Ricordo una fiaba di Esopo dove c'era una Volpe e un filare di Uva (spettatrice della vanità vacua del mondo che la circonda)... ossequisamente ^__^Lo --------------------------> ps: e le foto a torso nudo???
 
     
efesto68
efesto68 il 07/10/06 alle 18:07 via WEB
L'hai detto Lo: l'uva immobile "spettatrice della vanità vacua del mondo che la circonda". Nondum matura est, nolo sumere eam....e certo è difficile che maturi l'uva, stando nel buio di una stanza, ti pare? Occorre il sole ed ora è troppo tardi perchè il tempo della vendemmia è giunto. ps:complimenti, sei riuscito a riabilitare la volpe vanitosa, nessuno potrà deplorare la sua scelta d'ora in poi, con buona pace di Fedro. Peccato che hai sputtanato l'uva. ps2: e la domanda???
 
antonello_mi
antonello_mi il 07/10/06 alle 14:22 via WEB
non è sconosciuto, si chiama Max; è già tanto in una realtà di come questa....saluti affettuosi
 
 
efesto68
efesto68 il 07/10/06 alle 18:50 via WEB
Beeeeeeeeeeeeeeeeeeep......! risposta sbagliata. Mi chiamo Alex e tu in una realta come questa ti rigiri alla grande, a quanto pare.
 
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 07/10/06 alle 14:56 via WEB
mi ricorda un tale che venne sul mio piccolo blog a riscrivere una poesia che avevo appena postato... ci sarebbero tante considerazioni da esporre su accusa, difesa e giuria.. tengo tutto dentro me e mi diverto a continuare a leggere ^__^ Lo
 
 
efesto68
efesto68 il 07/10/06 alle 15:35 via WEB
Mi ricordi un tale che al liceo andava rinomato perchè usciva invariabilmente fuori tema ed interrompeva le discussioni con considerazioni spot fuori luogo. Anche lui, per altro, si teneva tutto dentro ( ma pensava?) e si divertiva a continuare a leggere. Intanto però eravamo passati alla lezione successiva.
 
   
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 07/10/06 alle 16:31 via WEB
però.. che livore ... altri insegnamenti?
 
     
lupoferito68
lupoferito68 il 11/11/06 alle 15:50 via WEB
Mai innamorarsi delle Ophelie orgogliose che fan strame di keats in salsa orientale
 
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