SCUOLA PER VENEZIA

ASILI NIDO E LA NASCITA DELL'ASSOCIAZIONE VE.NI.QUA


 
clicca sull'immagine per accedere al blog Grazie, mia cara prodiera, ma sul mio impegno politico sulla scuola preferisco raccontare personalmente i fatti, perché la scuola è un argomento a me particolarmente caro e che, secondo il mio punto di vista, prioritario per quanto riguarda un programma politico locale. Una classe politica che intende investire sulla scuola è quella che non teme che cresca il senso critico dei propri cittadini, che non teme di essere giudicata, perché sa che se sbaglia farà di tutto per rimediare, perché il suo errore non sarà dovuto all'aver pensato ad un interesse personale. Erano i primi giorni di febbraio del 2006 e iniziava a sentirsi negli Asili Nido comunali l'effetto di uno "sciagurato" accordo tra sindacato e amministrazione comunale firmato nel novembre del 2005. Il rapporto numerico tra educatrici e bambini e bambine penalizzava gravemente i bambini in termini di:  cura della persona,  bisogni psicologici (tempo dedicato, coccole, attenzioni particolari...), obiettivi educativo-pedagogici, minor garanzia in fatto di sicurezza (quotidiana e nelle emergenze quali piani di evacuazione o di contenimento) e salute (difficoltà nel garantire una adeguata prontezza di intervento, anche nel caso di somministrazione di farmaci salvavita). Affrontai la questione, con la dovuta determinazione, per risolverla confrontandomi con l'Assessora Miraglia e con la Commissione della Municipalità di Venezia, Murano e Burano, che presiedevo. Il mio impegno venne "premiato" da numerosi genitori che mi chiesero di fondare e presiedere l'Associazione Ve. Ni. Qua. L'Associazione è nata per essere l'anello mancante tra istituzioni e cittadini. Un luogo dove elaborare strategie e proposte per mantenere alta la qualità del servizio pubblico. Le domande che si pone l'Associazione sono le stesse del professore Franco Frabboni: "Asilo nido, quindi, parcheggio per piccolissimi - le cui mamme, sfortunatamente, lavorano - o asilo nido 'prima scuola' del bambino? E, ancora: servizio pubblico, 'diritto 'che lo stato ha il 'dovere' di garantire, o servizio a domanda individuale? 'Istituzione' rigida o laboratorio di una cultura della prima infanzia in cui operatori e genitori interagiscono per crescere insieme ai loro bambini; nella socializzazione feconda di esperienze e di competenze?"Lo smantellamento in atto dello stato sociale con i tagli alla spesa pubblica sui servizi per l'infanzia introduce il principio di un nido a domanda individuale, se si lesinano fondi e organici, si mortifica la professionalità degli operatori. E, soprattutto, si rimandano le madri a casa. Per opporsi a questa tendenza, che rischia di privare l'infanzia del suo primo ambito formativo e socializzante, la strategia più efficace è quella di palesare in concreto l'insostituibilità del nido dotandolo di una organica programmazione, del patrimonio di esperienze maturate in anni di sperimentazione 'sul campo'.  (continua...)