Sinistra Democratica

Post N° 195


NO A UNA ROMA RETROGADA E CHIUSA IN SE STESSACi risiamo, il lupo perde il pelo ma non il vizio , ancora una volta l'Amministrazione Comunale di Roma adducendo motivazioni vaghe nega il permesso alla comunitā islamica del Bangladesh di festeggiare l' 8 dicembre una propria ricorrenza religiosa in Piazza Vittorio, questo accade dopo il divieto alla comunitā induista, e le continue velate minacce di chiusura del tempio buddista di via Ferruccio. Quindi commenta Letizia Cicconi, capogruppo SA I Municipio- c'č un chiaro intendimento di respingere un dialogo interreligioso che č prezioso per l'integrazione sociale e culturale di chi vive e lavora nel nostro paese.Persino il Vaticano le cui posizioni su altri temi relativi ai diritti civili sono oggi non condivisibili,ritiene giusto che si creino luoghi di culto di altre religioni nel nostro paese, a Roma si arriva invece a negare una piazza per poche ore.Questa destra che governa la cittā indossando il doppiopetto di buona fattura, rileva poi nella complessitā di gestione quotidiana dei temi inerenti ai diritti civili e religiosi una grettezza preoccupante e pericolosa. Esprimo quindi piena solidarietā alla protesta dei nostri concittadini del Bangledesh, senza per questo voler sminuire l'importanza delle festivitā cattoliche che si celebreranno lo stesso giorno e che proprio grazie all'insegnamento della Chiesa mi portano a considerare sbagliato e pericolo questo atteggiamento dell'Amministrazione Comunale che con atteggiamento retrivo tende a criminalizzare chi cattolico non č.