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Post n°167 pubblicato il 17 Settembre 2008 da S.D.Esquilino
I pochi superstiti dei lager di annientamento e di sterminio nazisti ed i famigliari dei molti in quei luoghi assassinati, desiderano ringraziare Vittorio Emiliani per il suo puntuale e quanto mai necessario articolo “I fatti (assoluti) del fascismo”. Colgono l’occasione per ricordare che a quanto Emiliani ha portato a conoscenza di tutti, va aggiunto che non meno di 34.000 italiani, non di religione ebraica, sono stati deportati nei lager del Reich per la loro opposizione al nazifascismo. Catturati i più dai repubblichini di Salò, per i quali La Russa chiede onore e stima, e consegnati ai camerati nazisti, non poche volte per riscuotere la taglia che questi ultimi avevano posto su resistenti, partigiani, antifascisti, operai, scioperanti, ministri di culto e su chiunque loro prestasse aiuto o collaborazione. Di questi italiani, di cui spesso e colpevolmente ci si dimentica, cattolici, repubblicani, comunisti, socialisti, monarchici, liberali, donne e uomini, giovani e anziani, solo uno scarso 8 per cento tornò alle proprie famiglie, alle proprie case. E anche questo concorre a quel male assoluto, in questo caso senza parentesi alcuna, che il sindaco di Roma ( in buona e larga compagnia) vuole che non si conosca.
Aldo Pavia ANED (Ass. Nazionale Ex Deportati) Roma Roma 10 settembre 2008
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