EPISTOLARI AMOROSI

CONFESSIONI AMOROSE


Quanto tempo che non scrivo una lettera d'amore. Ricordo però con estrema chiarezza le sensazioni che guidavano le mie mani, e il tormento nel cercare di non commettere errori, come se una lettera fosse un compito in classe, dove non esista possibilità di una brutta copia.E' un po' come pensavo dovesse essere la vita, priva di errori. E di orrori.  Ma cercherò di non cambiare argomento.  Questa in pratica dovrebbe essere una lettera per te, capirai quindi il mio imbarazzo (mai avuto imbarazzo in amore), e ti autorizzo a sorprenderti insieme a me del mio desiderio, .... dopo tanto, tanto tempo, eccolo è qui, mi riscalda le orecchie e avvampa le guance certo non più fresce come un tempo. La sola idea che un idea si concretizzi mi spaventa, perchè il mio corpo va bene solo per me stessa, quando lo spoglio degli abiti per gli altri le pieghe della pelle qui sull'addome mi ricordano dei figli fatti e dei piaceri della tavola. Anche il sorriso non è più quello di un tempo, sai, una piccola fessura s'è fatta strada tra i due incisivi e mi fa assomigliare quando sorrido sempre più a mio padre. pensare che avevo una dentatura perfetta!Cosa sarei ora per te? nemmeno un vago ricordo di quel che sono stata un tempo... Ma, ora che ci penso, tu non mi hai mai conosciuta e quindi, forse, potresti amarmi per quel che sono oggi, così come sono. La verità è che sono io che sono estranea a me stessa, che dubito per prima, che mi tiro indietro come se il cuore, quello che fa rima con amore, si fosse rinsecchito. Tipo la carne secca che davano ai soldati in guerra. Ti sfama, ma non è certo quel che si dice un buon pranzo.Io mi sento un po' così. Se non fosse che di tanto in tanto, di notte, quando la mia mente è libera e il cervello va per conto suo, ecco che il desiderio si riaccende, d'impeto, e io ne sono soggiogata, come un tempo. Ed ora si alimenta della tua voce, che come mano sicura, mi percorre e placa, dopo avermi accesa di desiderio. Si, lo confesso. Quello a cui di giorno non penso, di notte s'impossessa di me e mi risveglio col cuore a mille e la mano che ti cerca. Di più non posso dirti, ne ho pudore, direi che sono andata ben oltre il comune senso del pudore.  Quindi, quando mi guarderai negli occhi sappi che pretenderò da te un assoluto silenzio, che il mio corpo non intraprenda di giorno quello che è esclusivo della notte.IO