LA STRADA NUOVA

primavera...tempo di fiori


oggi ho acquistato una pianta di camelia giapponese...mancava nel mio giardinetto!E' piena di boccioli che stano aprendosi, e l'ho interrata in un punto  di semi ombra con terreno umido...staremo a vedere i risultati...
      Giappone - La leggenda della cameliaIn un antico libro giapponese si raccontano le gesta di Susanowo, dio del vento, della pioggia e dell'uragano, costretto a vivere per punizione nel regno del leggendario serpente a otto teste che ogni anno pretendeva il sacrificio della più bella fanciulla.Susanowo, deciso a liberare il paese dal terrificante mostro, scese nel regno dei morti e in una fucina incantata forgiò una spada imprigionandovi un raggio di luce. Con la magica spada Susanowo si recò all'ingresso della grotta del mostro e attese pazientemente.Intanto un lungo corteo attraversava la valle accompagnando al sacrifico la dolce principessa «Campo di riso». Alla prima luce del giorno il drago apparve finalmente dalle profondità della caverna e al suo ruggito ogni cosa tremò. Ma non tremò Susanowo che si lanciò sul mostro ingaggiando con lui una terribile lotta. Il sole era ormai alto quando il dio del vento abbatté finalmente il drago. Susanowo si avvicinò quindi alla meravigliosa principessa «Campo di riso» per chiederla in sposa e appoggiò sull'erba la spada affilata e insanguinata: come per magia i verdi steli si tinsero di rosso e apparve un grande arbusto dal lucido fogliame e dai bellissimi fiori bianchi chiazzati di porpora.I fiori vennero chiamati «Tsubaki» o «rose del Giappone» e la loro caratteristica di non sfogliarsi, ma di cadere interi dalla pianta, venne assunta a simbolo di sacrificio di ogni giovane vita umana, a ricordo delle dolci principesse vittime della crudeltà del terribile dragoIL GUSTO ORIENTALE E OCCIDENTALEGli orientali, nella scelta delle camelie preferivano la varietà dal fiore semplice con petali centrali che coprono gli stami. Anche i samurai custodivano preziosamente queste piante. In Cina e in Giappone le varietà più prestigiose erano riservate a ai nobili.Gli europei hanno sempre preferito fiori dalle forme complesse con petali disposti a spirale come la “Vergine di Collebeato” che è anche simbolo della Società Italiana della Camelia.