LA STRADA NUOVA

è tornata AMBRETTA....


 verso la fine del pomeriggio, è passata nuovamente a salutarmi con il suo canto un poco "PARTICOLARE"...e  fino alla fine dell'estate, la sentirò e vedrò  quasi tutti i giorni !!sto parlando di Ambretta la vecchia civetta, che abita nella casa  abbandonata dietro il mio giardino. Tempo  fa mi facevano una strana impressione le civette sia per il canto..che per quello che il canto avrebbe portato di malaugurio..dicerie paesane...!!Poi un giorno l'ho vista appollatia sullla muretta, piccolina, buffa con gli occhietti attenti e curiosi..ed è stato amore a prima vista..l'ho chiamata Ambretta...ora è tornata e non si allontanerà fino alla fine dell'estate! Ho scovato per la vostra curiosità..una storiellina, e ve la propongo! 
  LA TINTORIA DELLA CIVETTAtratto da una favola popolare giapponese  Perchè la civetta è un animale notturno. Molto tempo fa, nel paese degli animali la civetta gestiva una tintoria. Molti uccelli si servivano da lei per cambiare il colore delle ali o del corpo, come il passero di Giava, che volle tingersi la coda di bianco; o la tortora che - dopo lunghe e stucchevoli discussioni - scelse ben tre diverse sfumature per le sue ali. Era una tintoria davvero di gran moda. Così fu che anche il corvo, che a quei tempi era tutto d'un bianco candido, decise di migliorare il suo aspetto: "Civetta, civetta, vorrei diventare più bello. Come sono ora, mi sento troppo anonimo, tutti i miei simili strappano l'ammirazione negli umani, io invece passo del tutto inosservato... Mi metto nelle tue mani: trasformami, scegli un nuovo colore per le mie piume". La civetta allora si diede un gran da fare nel mischiare le varie tinture del suo negozio... fino ad arrivare ad una tinta capace di cambiare sfumatura al cambiare della luce del giorno, ogni ora quasi ogni momento. Chiamò il corvo, e di quella mistura tinse le sue piume. Ma quando egli si mise davanti allo specchio, s'accorse che su di lui quella tintura era diventata un bel nero spesso e uniforme. Inspiegabilmente, tutto nero come la notte...
 Il corvo si arrabbiò a morte, ma ormai la civetta non poteva farci più niente. Fra i due scoppiò una lite furibonda. L'improvvida civetta cercò di salvarsi giurando e spergiurando che da quel giorno non avrebbe più toccato un pennello e avrebbe cambiato mestiere. Ma ciò non bastò al corvo: perché il rancore ancora cova, e la povera civetta non può più uscire di giorno perché se il corvo la incontra ricomincia a inseguirla, e se mai la prenderà... Ecco perchè la civetta è un animale notturno. 
AMBRETTA la civetta