SE NON ALTRO....

Behind ME....IO,RIBELLE


Ribelle.Cosi vengo "catalogata" dalla Massa.Ed usano quella parola con un'accezione-ovviamente-negativa.Come fosse uno stato di aberrazione.RIBELLE.Forse vorrebbero tatuarmelo,un marchio  indicantela scarsa qualità del pezzo.(il che non mi dispiacerebbe).La prima volta che me lo sentii dire,avevo 2 anni e qualche mese.Presi il mio triciclo rosa,con le rotelle,e scappai di casa.Volevo andare da mia zia P. e mia Madre continuava a dirmi:"più tardi andiamo......tra un pò andiamo....."Ma il tempo passava e iniziava a calare la sera,lei continuava farsi i cazzi suoied io....volevo andare da mia zia P.Quindi le risparmiai la fatica di farsi 5 minuti di macchina per farmi contenta.-Chi fa da se fa per tre-penso di aver pensato....o forse....conoscendomi...-sai cosa ti dico mamma?vaffanculo.....continua a metterti lo smalto io VADO dallazia P.""Chi èèèèèèè?"--"Pattizzia,Desy""e la mamma?"--"Arriva!"cosi racconta il mio arrivo la Zia P.Lei è l'unica,insieme a mio padre che raccontaquesto fatto con un 'enfasi tale,che mi sento un'Eroe.L'arrivo di mia madre ve lo racconto io,perchè lo ricodo come fosse ieri.Caricò con nevrosi il triciclo in auto,poi lo caricò su un camioncino minacciandomiche se l'avessi rifatto non l'avrei mai più rivistoPoi,caricò me sulle ginocchia e mi fece il culo rosso."Ribelle,troppo ribelle"-sbaaaaaaaaaaam-Il giorno seguente,il mio triciclo non funzionava,o meglio,nn ero in gradodi farlo funzionare,gli aveva alzato le ruote,ed io in bicicletta non ci sapevo andare.Mi aveva sotto pugno,ora,ero prigioniera.Nulla,impara in 3 giorni ad andare in bici,di nascosto e tornai dalla Zia Pattizzia.RIBELLE.La seconda "grande fuga",fu quando me ne andai di casa definitivamente,17 anni.Una mattina,anzichè andare a scuola(frequentavo il liceo sociopsicopedagogico),andai da mia madre,le diedi una lettera in cui la informavo che "diventare puericultrice" era il suo sogno e non il mio....Presi un treno e me ne andai via....Il problema?Partii senza vestiti(perchè non mi erano concesse le chiavi di casa),senza soldi(perchè tutti i soldi che guadagnavo come barista li prendeva lei,e li spendeva lei,pure)...Va beh,l'importante era,andare.Mi ritrovai in un paese "lontano"......come una Barbona.Beh avrei potuto sempre fingermi tale,scrivere un cartello "ho fame" e appostarmi fuori dalla stazione,come facevo dopo scuola per raccattare i soldi per offrire il Mc Donald's ai miei amici.....Mi appoggiai ad un ragazzo,e andai a viverci insieme,lui faceva li l'università,e viveva in uno degli appartamentidi sua mamma(le conoscenze servono a qalcosa ogni tanto).La casa l'avevo trovata,beh sorvolo sul fatto che lui s'innamorò di me,mi misi insieme a lui almeno venivo mantenuta anch'io dalla sua mamma.....scherzo,ci innamorammo insieme,per il concetto che avevo io di amore allora.Poi....mi serviva un lavoro.Cassiera,in una ditta,salumiera,barista....(tutti lavori dignitosi per carità) ma una ribelle necessita di sfide continue.Andai a fare un colloquio da uno dei più grandi avvocati del Nord Italia,L'avvocato M.,fingendomi-ovviamente-diplomata.Lavorai da lui per un meraviglioso anno,guadagnavo quello che una ragazza della mia età non avrebbe mai visto,mi feci il guardaroba,ero felice.Ero incantata dagli archivi,e sognavo di diventare la sua assistente.Claudia,la sua assistente,un giorno,mi disse che il suo tempo li  stava finendo ed ora bisognava trovare un' "alternativa".Beh,a quasi 18 anni ero l'assistente dell'assistente di uno degli avvocati più importanti del Nord Italia.Poi,la chiamata.Mia madre.Tornai da lei,purtroppo,ma non prima di raccontare la verità a Claudia e all'avvocato,avevo solo la terza media,li avevo presi in giro.Pensavo al peggio quando Mi convocò nel suo studio,invece mi strinse la mano,congratulandosi,e mi disse che se volevo mi avrebbe "aiutata" a diplomarmi,e magari anche a laurearmi,che ero una mente brillante,e di rimanere con loro.Nulla,vinse il suo richiamo.Rimasi da mia madre,per darle una mano in negozio solo un'altro anno.....il...resto....fa parte del mio presente.RIBELLE."Ti auguro che tua figlia sia come te...almeno capisci quello che abbiamo passato"Se mia figlia fosse come me,le direi "Amore,sei proprio figlia di tua madre".La guarderei partire,avendole messo 2000 euro nella borsa(per esser sicura ).Sapendo che se l'ha fatto è perchè ne ha bisogno,e se ne ha bisogno è giusto cosi.Aspetterei il suo ritorno,sempre assicurandomi che le stia andando tutto bene.A differenza di mia madre,andrei a trovarla.Ma sopratutto sarei contenta per lei,perchè in un mondo troppo carico di aspettative,etichette,freni...lei VIVE.La sua Vita  e non la mia,o di chicchèssia.Sarei contenta della sua forza,non è semplice,cavarsela da sè.Sarei felice perchè un giorno,come me,ripenserà alla sua vita con un sorriso,perchèla sua vita se l'è scelta,nessuno le ha imposto come vivere,e,nessuno dovrebbe farlo.Tanto,prima o poi,se si è lasciati liberi,si torna al nido.Sempre.Si,fiera di ESSERE RIBELLE.I'M A SOUL-DIER."Non mi pento di nulla nella mia vita,eccetto di quello che non ho fatto!"