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Immagine: CANTONA colpisce spettatore

Post n°125 pubblicato il 23 Novembre 2005 da BAUDELAIRE_09

...grazie ERIC

Eric Cantona
The King
Volete sapere chi è il calciatore più amato dai tifosi del Manchester Utd? No, non è Beckham, nè George Best, e non è nemmeno inglese o anglosassone: è il francese Eric Cantona.
Questo è stato il risultato emerso da un recente sondaggio tra i fans dei red devils, commissionato dalla dirigenza del club stesso.
Eric Cantona ha giocato nel Manchester Utd dal 1992 al 1997, conquistando 5 scudetti in sette anni e gettando le basi per quello che sarebbe divenuto un ciclo leggendario nel calcio britannico e che dura tuttora.
In questa particolare classifica, dicevamo, Cantona ha stravinto, lasciandosi alle spalle il mitico Best (secondo) e il fenomenale gallese Ryan Giggs (terzo).
La carriera di Eric Cantona inizia a soli 7 anni, quando viene tesserato per l'S.O. Caillols, che aveva già sfornato in passato campioni come Tigana e Jouve.
Rivelatosi un ottimo centravanti, prova da ragazzo ad approdare al Nizza, ma viene scartato.
Ovviamente non si fece demoralizzare (altrimenti non saremo qui a narrare le sue gesta!) e nel 1981 approda all'Auxerre.
In Borgogna rimane per sette anni, esordendo in serie A francese il 5 novembre del 1983 (17anni).
Nel 1988 conquista il titolo europeo under 21 con la nazionale minore francese, ma già da un anno faceva parte anche della nazionale maggiore.
Con la nazionale maggiore ha sempre avuto un rapporto tormentato, fatto di amore ed odio: quando non viene convocato per una delicata trasferta dei galletti in Cecoslovacchia, Cantona (passato al Marsiglia) si infuria e in una memorabile diretta Tv insulta il Ct.
Questo gesto gli costa l'allontanamento dalla nazionale, ma, nella sua carriera "spericolata", conoscerà molte altre liti estreme.
Al Marsiglia litiga violentemente con Tapie, da Bordeaux scappa dopo appena 4 mesi, mentre a Montpellier prende a schiaffi un compagno di squadra.
Ritorna nuovamente a Marsiglia, con Goethals come allenatore, ma tra i due non c'è feeling, così riparte alla volta del Nimes: qui succede l'imprevedibile, durante una partita di campionato colpisce l'arbitro che lo aveva ammonito e, non soddisfatto, insulta i dirigenti della federazione che lo avevano convocato proprio in seguito al suo gesto scellerato.
Questo è il periodo più buio di Eric: viene considerato un bullo (in effetti anche lui non si considera un agnellino), una mela marcia, insomma, un indesiderabile del calcio.
Sembra che in Francia nessuno voglia più ingaggiare un giocatore che, seppur dotato di una classe cristallina, non si riesce ad inquadrare.
Gli vengono inflitti 2 mesi di squalifica e, amareggiato, il francese decide di lasciare il calcio.
Si dedica all'arte, alla pittura in particolar modo, ma qualcuno va a bussare alla sua porta: è un certo Michel Platini (all'epoca Ct della nazionale francese) che gli propone di ricominciare a giocare, perchè la nazionale ha bisogno del suo apporto.
Platini, uomo intelligente, consiglia a Cantona di provare con il calcio inglese, dove forse potrebbe trovare la dimensione più adeguata per il suo carattere.
Si fanno avanti Sheffield e Leeds per ottenere le prestazioni del talentuoso francese.
Cantona sceglie il Leeds e la previsione di Michel Platini si rivela esattissima: in Inghilterra Cantona rinasce, il calcio inglese lo esalta e la sua classe gli fa assegnare il soprannome di "The King", il Re!
Nel 1992 arriva la svolta definitiva della sua carriera: dagli spalti dell'Old Trafford gli spettatori entusiasti cantano solo per lui, che porta i red devils di Manchester (a cui è approdato dal Leeds proprio quell'anno) a conquistare innumerevoli trofei.
Il Manchester insegue il titolo da 26 anni e l'arrivo di The King glie lo porta...... insieme ai soliti guai: nel 1995 Cantona ricade nel suo vecchio difetto, perde la testa e colpisce con una mossa stile Karate uno spettatore.
Le immagini fanno il giro del mondo, si torna a parlare di Eric Cantona non per i suoi goals o per i numeri da funambolo del calcio, ma per il suo pessimo carattere e gli atti di violenza.
La sanzione della federazione inglese è immediata e pesante: 8 mesi fuori!
Ricomincia un periodo di "sfogo emozionale": gira qualche spot e inizia l'attività di attore, per incanalare la creatività che non può esprimere sui campi da gioco.
Anche in questo periodo, al contrario di quanto sostengono le male lingue, continua ad allenarsi duramente: i ragazzi della primavera lo vedono trattenersi sul campo dopo che i giocatori di prima squadra se ne sono già andati, sudare e sgobbare il doppio degli altri per farsi trovare pronto al rientro.
Un giovane Beckham dichiarerà alla stampa di aver avuto modo di apprezzare il campione francese proprio in quei giorni, quando si allenavano insieme nella squadra primavera.
Il rientro in campo è da brividi: è il primo di ottobre e all'Old Trafford si gioca Manchester-Liverpool.
I giocatori escono dagli spogliatoi e dagli spalti si alza un vero e proprio boato.
E' una vera e propria standing ovation e The King dimostra di essere ancora pienamente titolare del suo soprannome offrendo un assist e realizzando una rete.
La fortuna e l'ammirazione di cui gode in Inghilterra, però, non trova seguito in patria: all'europeo del '96 non viene convocato e per lui questa è la più grande delusione della carriera (assieme all'esclusione dai mondiali francesi del '98).
Amareggiato per l'ostracismo della sua nazionale e disgustato dal livello di esasperazione che vede nel calcio lascia il Manchester e l'attività agonistica nel 1998, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori dei tifosi dei red devils.
La sua uscita, così come la sua carriera, non è priva di polemiche: se ne va sbattendo la porta in faccia ad uno sport che non riconosce più, rovinato dal business sfrenato.
Dal 1998 ad oggi si è dedicato a due sue passioni principalmente: il cinema (è comparso in 4 pellicole) e alla promozione in Francia del beach-soccer.
Ma il "Re" sarà sempre ricordato su di un campo verde, con un pallone, un avversario da saltare e un portiere da trafiggere........ sempre comunque col colletto alzato.

Scheda Personale
LUOGO DI NASCITA: Marsiglia, Francia
DATA DI NASCITA: 24-05-1966
ALTEZZA: 1,88 m
PESO: 87,5 Kg
RUOLO: Attaccante
CARRIERA:
- in Nazionale
Debutto
Presenze 43
Goal 19
- in Francia
Debutto 1983
Presenze
Goal
- in Inghilterra(1992-1997)
Debutto 06-12-1992
Presenze 185
Goal 81

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