IL TRAGHETTATORE...

IMMIGRANT BLUES


C'è troppo buio, Signore della Luceper cercare il mio corpo martoriato esca di mercenari data in pegnoal carnaio d'un orrore disumano Volevo solo un'Alba di Speranzain quella lunga notte sulla barcaquando il dolore univa l'uno agli altrie l'eco dei respiri era preghiera... Ma venne il buio, Signore della Morteed il cielo di stelle che vegliavasulla speranza e il pianto di noi tuttiscomparve divorato dalle nubi proprio quando la costa all'orizzontecome un miraggio illuse i nostri cuorie in tutti noi il silenzio dell'attesascoppiò in un urlo gravido di gioia... Fu l'abbraccio uncinato dei marosia divorarci, pasto inerme e nudoe nessuna pietà trafisse il cuoredi quelle iene tramutate in boia Non trovai più i miei figli tra le bracciamentre il fuoco del sale era di fielee l'acqua dava gelo all'agoniae l'aria scompariva con la terra... Ora tutto è compiuto: e non ho occhiper piangere me stesso e i miei compagnie non ho voce per chiedere ragionicome non l'ebbi in vita con nessuno Volevo solo un po' di luce anch'ioSignore di Giustizia: un lavoro un giacigliol'abbraccio dei miei cari il pane l'acquala buona terra calda sotto i piedi... Ma continuo a cercare questo corposotto la terra che non è dei padri nei giacigli di morte dei sudaritra i fondali dell'acqua che mi ha ucciso e non sento la voce dei miei figlinon ricordo più il pane e il suo saporenon capisco in che cosa io abbia peccato:Dio del Buio, ti scongiuro, non punirmi Desideravo solo un po' di Luce (MICHELE DELLA DUCATA traghetta NUCCIO MULA da LIVELLO 2-LAB)