IL TRAGHETTATORE...

LA VITA, LA SOLITUDINE


Il Guerriero della Luce, sa che non è possibile vivere in uno stato di completo rilassamento. Ha imparato dall'arciere che,  per scagliare lontano la freccia, è necessario mantenere l'arco bene teso. Ha appreso dalle stelle che solo un'esplosione interna consente loro di brillare.  Il guerriero nota che il cavallo, al momento di superare un ostacolo, contrae tutti i muscoli. Ma egli non confonde mai tensione con nervosismo. Inoltre sa cercare pause per ricaricarsi e meditare. Come tutti, avverte il bisogno della compagnia. Quando il guerriero non si sente felice davanti ad un tramonto, c'è qualcosa di sbagliato. In quel momento, interrompe il combattimento e va in cerca di compagnia, per assistere insieme all'imbrunire. Se ha difficoltà nel trovarla, si domanda: " Ho avuto paura di accostarmi qualcuno? Ho ricevuto affetto, e non l'ho capito?" Il guerriero della luce usa la solitudine, ma non ne viene usato.Michele fonde e Amplifica un pensiero tratto da pag.50 e 51 de "IL GUERRIERO DELLA LUCE"di COELHO