senzatemai

Post N° 61


Con quelle unghie di strega graffi la mia anima inerme davanti al tuo corpo d’angelo. Con quelle unghie di fata accarezzi la mia anima accecata davanti a quel corpo di demone. Nasci e muori in quell’aura fatta di luce. Sono ubriaco di piacere Fra queste lenzuola rosse. Sono stremato di gioia Fra questi cuscini di velluto.   E tu, lontana, mi guardi.   Una lunga sigaretta si porta via il mio sapore dalla tua bocca. E un calice di vino spazza via l’ultimo briciolo di una sobrietà annegata nei nostri baci.