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monti azzurri


Ieri –nonostante il freddo intenso- ho inforcato la mia moto(una Yamaha custom)approfittando di una magnifica giornata di sole:avevo infatti una voglia matta di riabilitare il vento! Così ho attraversato una prima catena di colli –i miei- per andare in un’altra catena di colli gemelli,a circa 20km di distanza dai primi. A mezza costa –in un ampio spazio- mi sono fermato,ho tolto il casco e i guanti ,mentre fumavo una sigaretta,ho potuto ammirare da lontano i colli da cui ero prima transitato e i monti che ora mi trovavo di fronte. Io li chiamo i Monti Azzurri(anche se il loro vero nome ti portano subito a quella fonte materna e di linfa indispensabile per superare gli inizi della vita),perché mai avvolti da foschie,con il mare alle sue pendici e di tonalità di colore che muta a secondo dell’ora della giornata e,che va da un grigio(alle prime ore del mattino)a un azzurro intenso(fino al tramonto),tutto ciò anche per l’effetto dei raggi del sole. Ho pensato: guardali i miei monti…sono lì da milioni di anni;eppure sembrano essere stati messi là da poco da una mano gentile,da una mano amica. E il loro profilo è così dolce e vellutato…e sono così belli! Una corsa nel sole,e una corsa nel vento:e ho dimenticato ogni cosa…ogni cosa che fa male dentro. Ci sarà pure da qualche parte una parola –un’emozione- per far sì che tu ritorni? Avevi promesso ricordi?- che i tuoi adii non avrebbero fatto male…