IF YOU LISTEN...
in silenzio... per tenerti ancora la mano mentre dormi...
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Post n°91 pubblicato il 11 Marzo 2011 da pappacorni
Le parole a volte diventano quel tutto pieno che ti soffoca ma non hai modo di buttarle fuori... come mosse da propria vita ti danzano dentro e vibrano e rimbalzano come un'eco distorta che non ha fine, che si sovrappone a sè stessa creando quel senso di vortice che ti confonde l'anima... sono semplici le mie parole non hanno bisogno dei grandi orpelli, sono come le emozioni: nascono da sole per morire come un pezzo di vita che l'inchiostro fissa. Seguo il loro tempo accompagnandole soltanto con la musica dell'anima, l'unica che conoscono e dentro cui sanno muoversi con la facilità del vento. Espressione di me o forse no, forse solo espressione di un momento che si tende tra i cordoni della vita come il filo di un aquilone in volo dentro me. Hanno cieli stellati, portate da maree di sogni, di pensieri e di immagini che rivivono e convivono con la difficoltà di un senso che manca, con la difficoltà di superare il muro della coscienza della mente che le trascina via dentro logiche a volte reali, a volte costruite a misura delle necessità dell'anima. Le mie parole, parole scritte solo di vento, che si disperdono nelle infinite notti a cercare un luogo in cui posare il respiro, in cui abbracciare una pace che troppo spesso è delineata da una serie di punti e di tratteggi. Parole a volte come punti interrogativi che restano sospese dentro un buco nero che le ingoia o come criniere di cavalli che si lasciano spettinare dalla velocità del pensiero che le consuma.
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