DOVE OSANO LE PECORE

Post N° 254


Amore mio...Amore mio non dirlo più, nemmeno per scherzo, nemmeno per intercalare un complimento e l'altro.Non ho la pretesa di saperti calibrare ogni sillaba, certo. Sono io l'arrampicatrice solitaria della grammatica italiana; quella che gratta la superficie delle parole e osserva il succo.Quella che si vorrebbe felicitare solamente della sostanza, dell'essenziale. Perché avvilupparsi alle parole è tanto bello, ma non c'è bisogno di sottolineare quanto splendido sia stare in silenzio ad ascoltare tutto quello che non viene detto.
Ti voglio bene...Ti voglio bene non dirlo, nemmeno questo. Anche se sorrido. Anche se attraverso l'etere risuonano solo i toni della tua voce profonda mentre tutt'intorno è esplodere di gioia.Non lo dire perché l'entusiasmo s'è sempre trasformato in abbandono.E vorrei non saper più distinguere verità e menzogna senza chiedermi ogni volta perché parli, se credi veramente in quello che dici, quante volte avrai pronunciato le stesse parole prima di oggi.Prima di me.
Tesoro mio bellissimo...Tesoro mio no...ma cosa dici...I tesori sono nascosti, sono preziosi, sono contesi. I tesori si cercano. Tu non m'hai cercata, io sono sempre stata qui.Non splendo, non illumino. Non sono un tesoro.E non sono bellissima. Non sono un tesoro, tantomeno un bellissimo tesoro.Tantomeno il tuo, bellissimo, tesoro.