DOVE OSANO LE PECORE

Pamela


Sei fragile Pamela, fragilissima. Un po' di corrente in più, troppa acqua e poco concime, e ciao pianta. ...ma si può Pamela..senti qua: sono uscita in ciabatte e ho messo una bacinella sotto il diluvio domenica. Per te. Per una pianta.E una volta ti ho anche guardata con la lente d'ingrandimento per assicurarmi che non ci fossero quei mostriciattoli rossi sulle tue foglie.Che poi sicuramente ci saranno e la colpa è mia che non li ho visti, figurarsi che gran lente, un regalo della comunione.Mi fai tenerezza, sei talmente incapace di badare a te stessa, nemmeno le radici sotto il terreno sei capace di infilare. Tu avvolgi non penetri. La Vita c'è ovunque e tu la trovi nei sassi: puoi crescere avvinghiata ad una roccia, perché non posso anch'io farmi epifita e smettere di affondare radici? Essenzialmente non è vero per un cavolo che non saresti in grado di farcela da te. ..è che invece di trovarti a trenta metri da terra, arroccata sul tronco di un albero nel mezzo della foresta tropicale delle Filippine, con la terra sotto di te a fermentare ed esalare nauseabonde sostanze nutritive ed il sole che fa capolino sopra le foglie; ..ecco invece, sei sul mio comodino. Che stracazzo ci fai tu sul mio comodino?Quindi via, Pamelita, avevo ragione io. Sarai anche autosufficiente ma in vaso dipendi dal tuo aguzzino. Do ut des: insegnami ad abbracciare la vita, senza deflorazioni inutili.