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Post N° 284

Post n°284 pubblicato il 19 Agosto 2010 da shiragi

Cara Theresa,
puoi perdonarmi ?
In un mondo che comprendo di rado, i venti del destino soffiamo quando meno ce lo aspettiamo. A volte hanno la furia di un uragano, a volte sono lievi come brezze. Ma non si possono negare, perchè spesso portano ad un futuro impossibile da ignorare. Tu, mia cara, sei il vento che non mi aspettavo, il vento che ha soffiato più forte di quanto potessi immaginare. Tu sei il mio destino.
MI sbagliavo eccome, ignorando ciò che ora ovvio, e ti supplico di perdonarmi. Come un viaggiatore prudente, cercavo di proteggermi dal vento, e invece perdevo la mia anima. sono stato sciocco ad ignorare il mio destino, ma che gli sciocchi hanno dei sentimenti, e mi sono accorto che sei la cosa più importante che ho al mondo.
So di non essere perfetto. Negli ultimi mesi, ho commesso più errori di quanti ne facciano altri in una vita intera. Ho sbagliato, agendo come ho fatto quando ho Trovato le lettere,come pure ho sbagliato nascondendo al verità di ciò che provavo riguardo al mio passato. Mentre ti rincorrevo lungo la strada e di nuovo quando ti ho vista partire verso l'aereoporto, ho compreso che avrei dovuto cercare di fermarti con più energia. Ma soprattutto ho sbagliato a negare ciò che nel mio cuore era ovvio,: che on posso restare senza di te.
Avevi ragione tu su tutto. come un uomo che durante un viaggio si guarda solo alle spalle, ignoravo ciò che mi stava davanti. Mi mancava la bellezza di un'alba, lo stupore e l'aspettativa che rendono meravigliosa la vita.
Adesso, però, con lo sguardo fisso al futuro, vedo il tuo viso e sento al tua voce sicuro che questa è la via da seguire. Il mio desiderio più profondo è che tu mi dia un'altra possibilità. Come fare avrai immaginato, spero che questa bottiglia compia la sua magia, come già fece una volta e ci riporti insieme.
Nei primi giorni dopo la tua partenza, volevo convincermi di poter andare a vanti come prima.
Ma non mi era possibile, ogni volta che guardavo tramontare il sole , pensavo a te. Ogni volta che passavo davanti al telefono, volevo chiamarti. Nel mio cuore sapevo che la mia vita non sarebbe più ritornata la stessa. ti volevo di nuovo con me, più di quanto credessi possibile, ma, ogni volta che ti ricordavo, continuavo a sentire le tue parole durante la nostra ultima conversazione. Per quanto ti amassi, sapevo che la cosa non avrebbe mai funzionato, se tutti e due non avessimo avuto la certezza che avrei integralmente seguito il cammino che avevo di fronte. Continuavo ad essere tormentato da questi pensieri, finchè ieri notte, ho trovato la risposta. Spero che dopo avertela spiegata, abbia anche per te, la stessa importanza che ha avuto per me.
Nel mio sogno ero sulla spiaggia con Catherine, nello stesso punto dove ti ho portato quando abbiamo pranzato a Hank's. Il sole splendeva, riflettendosi scintillante sulla sabbia.
Camminavamo l'una accanto all'altro, e lei ascoltava attenta mentre le parlavo di te, di noi, dei momenti meravigliosi che avevamo vissuto insieme. Infine, dopo un attimo di esitazione, ho ammesso di amarti, ma di sentirmi in colpa per questo. Lei non ha risposto subito, ma ha continuato a camminare finchè, voltandosi verso di me, mi ha domandato: "Perchè?" "Per amor tuo".
Di fronte alla mia risposta lei ha sorriso con paziente divertimento, come era solita fare prima di morire. "Oh, Garrett", ha detto infine, accarezzandomi dolcemente il viso,"Chi credi che sia stato a portare la bottiglia fino a lei?"
Quando mi sono svegliato mi sentivo vuoto e solo. Il sogno non mi aveva dato conforto, al contrario, mi faceva stare male per quello che avevo fatto a noi due, mi sono messo a piangere. Quando infine mi sono ripreso, sapevo già cosa dovevo fare. Con mano tremante, ho scritto due lettere: quella che hai in mano ora, e una a Catherine, in cui la salutavo definitivamente. Oggi uscirò con la Happestance per mandargliela, come ho fatto con tutte lealtre, Sarà la mia ultima lettera; a modo suo Catherine, mi detto di andare avanti, e ho deciso di dare ascolto solo alle sue parole, ma anche al mio cuore, che mi riporta da te.
Oh, Theresa, mi spiace, tanto di averti fatto del male. verrò a Boston la settimana prossima nella speranza che tu possa trovare il modo di perdonarmi. forse è troppo tardi. Non lo so.
Theresa, ti amo e ti amerò sempre. Sono stanco di essere solo. Vedo i Bambini piangere e ridere mentre giocano sulla sabbia e mi rendo conto di volere dei figli da te. Voglio vedere Kevin crescere e diventare uomo. Voglio tenerti la mano e vederti piangere il giorno in cui si sposerà, voglio baciarti quando i suoi sogni si realizzeranno. Se vorrai mi trasferirò a Boston, perchè non posso andare avanti così. Senza te sono stanco e triste. Mentre sono qui in cucina, prego che tu mi permetta di tornare da te, questa volta per sempre.
Garrett

 

 

 
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