AMORE,AMARE,VIVERE

L'INFINITO IN UN ATTIMO P 2°..


Tale identità, nel corso della vita intera, non viene mai toccata, mai messa in discussione. La sua presenza nel tempo è tale da sembrare immortale, fuori dal tempo e dallo spazio. Sappiamo che la vita ha una fine, che la morte apparirà un giorno, tuttavia dentro di noi ci consideriamo immortali e senza tempo. Provate per esempio ad osservarvi allo specchio: noterete che negli anni il corpo è invecchiato. Riflettete ora sul vostro carattere, sulla personalità: noterete che siete cambiati anche in questo, probabilmente vi sentite maturati. Infine, sentitevi “dentro”, percepite quel senso di “Io” e chiedetevi se anche esso nel corso del tempo è cambiato. Scoprirete che “dentro” vi sentite sempre, sempre uguali, sempre al centro dell’universo.È per tale motivo che nel corso della vita tentiamo tutto il tempo di evitare il confronto con la morte. In realtà la temiamo perché sappiamo, che con essa giungerà la fine dell’Io, della consapevolezza ordinaria di noi stessi, e questo per l'Io è terribile e angosciante. Tuttavia lo è soltanto perché non siamo capaci di sostituire all’Io apparente prodotto dalla mente la conoscenza della nostra Vera Natura. Conoscere il vero Sé significa riconoscere che la morte appartiene al corpo e alla mente, che "l’anima" - chiamando così la nostra vera natura - è realmente immortale poiché al di là di ogni legge dell’universo fisico.La pratica spirituale dello YOGA è centrata sul concetto di Liberazione, intesa sia come completa libertà dell’anima dall’identificazione con il corpo e con la mente, sia come energia vitale totalmente liberata nel corpo. Come lo yoga, anche le altre vie spirituali e le grandi RELIGIONI contengono come apice del percorso una forma di liberazione dalla morte e sempre tale liberazione avviene con lo scioglimento dell’Io, dell’ego personale.