Creato da cuccuruccuz il 31/10/2008

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QUALCUNO ERA COMUNISTA..

Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.

Qualcuno era comunista perché credeva di
poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno
di una spinta verso qualcosa di nuovo.
Perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo,
un sogno era solo uno slancio, un desiderio
di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era comunista perché,
con accanto questo slancio,
ognuno era come… più di sé stesso.
Era come… due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana
e dall'altra il senso di appartenenza a
una razza che voleva spiccare il volo
per cambiare veramente la vita.
No. Forse anche allora molti avevano aperto
le ali senza essere capaci di volare…
come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due.
Da una parte l'uomo inserito che
attraversa ossequiosamente
lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana
e dall'altra il gabbiano senza più neanche
l'intenzione del volo perché
ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.

 

 

 

 

HO VISTO ANCHE DEGLI ZINGARI FELICI

...ho visto degli zingari felici...

ubriacarsi di luna,

di vendetta e di ...guerra...

...i poeti amano l'odore delle armi,

odiano la fine della giornata...

 

 

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4 MILIARDI ALLA SICILIA, BERLUSCONI RISPETTA I "PATTI"...E'' UN UOMO D'ONORE!

Post n°96 pubblicato il 01 Agosto 2009 da cuccuruccuz

Le dichiarazioni di Totò Riina sulla strage di via D'Amelio:"fu opera di personaggi legati alle istituzioni"…perché lo ha detto??? Cosa voleva ottenere?
La prima reazione…Lombardo, minacce più o meno velate,di creare la Lega del Sud e allearsi con La lega Nord, e quindi privare Berlusconi dei Voti della lega e della Sicilia!(mafia) se non si rispettano i patti!!!
Quali patti???Tra chi???

PREMESSA:


Il partito di Forza Italia e’ nato su commissione di Cosa Nostra, e’ scritto nella sentenza di condanna a nove anni di Marcello Dell’Utri, e la riprova inequivocabile di cio’ furono quei 61 seggi su 61 assegnati dall’isola al partito di Arcore alle politiche del 2001.
Oggi senza i voti della circoscrizione Sud, e della Sicilia in particolare, il Pdl non sarebbe mai andato al governo per ben quattro volte e l’Udc di Totò Cuffaro avrebbe gli iscritti di un circolo Acli.
La minaccia del Partito del Sud è un chiaro monito rivolto a Silvio Berlusconi che non sta facendo, evidentemente, quanto promesso in quell’antico patto di cui Marcello Dell’Utri è stato garante per quasi un ventennio.
Il Partito del Sud è il segnale che gli accordi politici alla base di Forza Italia in Sicilia sono in discussione. A questo segnale se ne aggiungono altri che potrebbero comunque far parte dello stesso puzzle: la monnezza di Palermo, l’agitazione della Giunta, Lombardo, i messaggi di Riina su mandanti di Stato per le stragi di Capaci e via D’Amelio, le dichiarazioni di Ciancimino jr, la recente condanna a 10 anni e 8 mesi per associazione mafiosa di Mercadante, ex deputato di FI, definito dal pentito Giuffrè “la creatura di Provenzano”.
I messaggi lanciati in questi mesi dall’isola parlano chiaro: l’importante è porre l’accento sulla cifra, prima che sulla destinazione e sulla reale disponibilità. Evidentemente le persone a cui è rivolto il messaggio ne conoscono la destinazione.
EPILOGO

Effetto del messaggio: saranno sbloccati quattro miliardi per la Sicilia. Lo hanno deciso a palazzo Grazioli durante uno dei tanti vertici privati in cui si dispone di soldi pubblici.
I commensali del vertice erano: il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, per cui la Giunta della Camera martedì ha negato l’autorizzazione a procedere per l’accusa di favoreggiamento; il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che istituì nel 2002 il volo Alitalia Albenga-Fiumicino per arrivare prima da casa al Parlamento; Raffaele Fitto ministro per i Rapporti con le Regioni, indagato dalla Procura di Bari per corruzione, falso e illecito finanziamento ai partiti; il fido ministro della Giustizia Angelino Alfano, quello del Lodo e del bavaglio alle intercettazioni, per intenderci; e, “dulcis in fundo”, il deus ex-machina, ringalluzzito da questa nuova aureola con cui ha deciso di reinventarsi a metà tra una rockstar e un attore di B-Movie: Silvio Berlusconi che non necessita di presentazioni poiché è ben noto alle procure di mezza Italia.
Ecco, ad una compagine del genere non affiderei neanche il budget per un buffet matrimoniale, figuriamoci quattro miliardi per la Sicilia.

 

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Commenti al Post:
bennilateo
bennilateo il 02/08/09 alle 00:12 via WEB
certo che sembra quasi una farsa,tanti uomini poco onorevoli ,che si incontrano per gestire ,non soltanto i soldi,ma il futuro di una intera popolazione che tarda a svegliarsi.Si continua a credere alla menzogna quotidiana dello spettacolo di un nanopremier,piuttosto che alla evidenza delle indagini e alla certezza delle condanne penali.buona notte antifascista.benni
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Chè il 03/08/09 alle 15:42 via WEB
Avete dimenticato Micchichè, anche lui ministro, drogato reoconfesso, tramite della mafia siciliana con il Pdl, membro del CIPE, è lui a cui la mafia in Sicilia fà riferimento per chiedere i soldi promessi ai tempi delle elezioni
 
tigre746
tigre746 il 04/08/09 alle 21:52 via WEB
CIAO NICO,IL BERLUSCA è UN MAFIOSO!VAI A VEDERE IL MIO VIDEO NEL MIO BLOG.HASTA!TIGRE(A)
 
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Nostra patria il mondo intero,nostra legge la libertà.
Libera cultura in liberi spazi!Anarchia è vita.
Voi ridete di me perché sono diverso,
io rido di voi perché siete tutti uguali.
Oggi cerco un’ora di furibonda anarchia e,
per quell’ora darei tutti i miei sogni,
tutti i miei amori, tutta la mia vita.
Anarchico è colui che dopo una lunga,
affannosa e disperata ricerca ha trovato
sè stesso e si è posto, sdegnoso e superbo
“sui margini della società” negando
a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Ogni popolo, come ogni persona è quello che è,
e per questo ha un diritto ad essere se stesso.

 

 

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rivoluzionari siamo romantici.
Si è vero lo siamo in modo diverso,
siamo quelli disposti a dare la vita
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