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ALLARME OCCUPAZIONE........


E' allarme occupazione, l’aumento della cassa integrazione è del 700% rispetto al 2008. Ancona la provincia record . Un inizio 2009 da cassaintegrati. Nei mesi di gennaio e febbraio la provincia di Ancona è quella che ha fatto registrare il maggior numero di ore autorizzate di cassa integrazione di tutte le Marche, con un incremento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di oltre il 700%. Se la crisi galoppa attraverso tutta la regione, menando fendenti a destra e a manca al mondo dell’occupazione, la provincia Dorica è quella che fino ad ora ne ha fatto più le spese. Il ricorso agli ammortizzatori sociali è infatti una cartina al tornasole rispetto alla perdita di posti di lavoro e i dati dicono che negli ultimi due mesi sono state autorizzate 872.632 ore di cassa integrazione, contro le appena 123.831 del gennaio-febbraio 2008. In parole povere, sette volte di più, mentre a livello regionale l’incremento è stato di circa la metà, intorno al 350%. A crescere in maniera vertiginosa è stata in particolare la cassa integrazione straordinaria (quella prevista in caso di ristrutturazione, riorganizzazione, conversione o vera e propria crisi dell’azienda) che è più che decuplicata, passando da 49.003 a 593.136 ore. La cassa integrazione ordinaria, a cui si ricorre in caso di sospensione o riduzione dell’attività produttiva per eventi temporanei non imputabili all’imprenditore, e che all’inizio del 2008 era lo strumento più usato, è invece solo, si fa per dire, quadruplicata, passando da 74.828 a 279.469 ore. A ricorrere a questo tipo di ammortizzatori sociali sono stati in particolare gli operai: 856.037 ore contro le 16.595 degli impiegati. Questo soprattutto perché il numero degli operai che lavorano nelle industrie è sempre di gran lunga superiore al numero degli addetti all’amministrazione. E’ infatti l’industria il settore che utilizza di più la cassa integrazione, con 818.047 ore. Seguono l’edilizia, 53.717 ore, e il commercio, 868 ore. E se cassa integrazione è sintomo di crisi, il comparto più in difficoltà risulta senza dubbio la meccanica, con 772.994 ore. Vengono poi l’industria chimica, 16.891 ore, cuoio e pellami, 9.006 ore, quella della carta 6.568 ore, e quella del legno, 4.649 ore. Le domande per la cassa integrazione vengono generalmente presentate direttamente dalle imprese. E come se non bastasse la crisi economica e la congiuntura negativa rischiano di favorire la crescita dell'usura, un grave reato che potrebbe colpire le imprese e le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. L'allarme è stato lanciato  da Claudio Re direttore Area credito di Confartigianato, che denuncia come la stretta del credito stia mettendo gli imprenditori in crisi: riduzione degli affidamenti, aumento dei tempi di istruttoria, appesantimento dei tassi e delle condizioni accessorie, nonché un aumento della richiesta di rientro dagli affidamenti. Di qui un appello alle banche perché non facciano mancare il sostegno al mondo produttivo. Confartigianato spiega che in questo periodo molte imprese stanno avendo problemi di liquidità e anche le scadenze fiscali potrebbero spingere gli operatori nella morsa degli usurai. Speranza di essere reintegrati? Oserei dire NESSUNA!!!!!