SIAMOVIVI-PUGLIA

Riflessioni


 Nessuno possiede la libertà , come condizione per essere liberoal contrario, si lotta per la libertà, perchè non la sipossiede. E la libertà non è un punto ideale, fuori degli uomini, difronte a cui essi si allienano. Non è un'idea che si fa mito. E' una condizione indispensabile al movimento di ricerca in cui gli uomini sono inseriti, perchè sono esseri inconclusi. Si impone quindi la necessità, di superare la condizionedi oppressionePerché la liberazione è un parto. Un parto doloroso. L'uomo che nasce da questo parto è un uomo nuovo, che diviene tale attraverso il superamento della contraddizione oppressori-oppressi, che è poi l'umanizzazione di tutti. L'oppressore diventa solidale con gli oppressi solo quando il suo gesto cessa di essere un gesto sentimentale, di falsa religiosità, di carattere individuale, e diviene un atto di amore. Quando gli oppressi non sono più per lui un nome astratto e divengono uomini concreti, che subiscono ingiustizia e ladrocinio. Nessuno libera nessuno, nessuno si libera da solo:gli uomini si liberano nella comunione L'azione politica fra gli oppressi deve essere in fondo azione culturale per la libertà, quindi azione con loro.  Non possiamo dimenticare che la liberazione degli oppressi è liberazione di uomini e non di cose. Per questo, se non è auto-liberazione (nessuno si libera da solo), non è neppure liberazione di alcuni fatta da altri.  Gli oppressi devono lottare come uomini e non come "cose". Sono esseri distrutti proprio perché sono ridotti a cose, nel rapporto di oppressione in cui si trovano.                                             Paulo Freire                                    l'educatore degli oppressi