SIAMOVIVI-PUGLIA

NO G8


Lecce, contro G8 pacifisti pronti a scendere in piazza C’è un altro G8 che si sta preparando a Lecce, il G8 che non vuole G8, il “No G8”, il “controvertice” che nasce e prende vita con suo coordinamento e che per il 12 giugno, data in cui al Carlo V si apre di fatto il summit dei ministri dell’Economia, sta organizzando un convegno ed una serie di manifestazioni pacifiche di dissenso. Tema: “La crisi economica globale e le alternative di politica economina”, con la discussione docenti universitari e sindacalisti. Ecco alcuni argomenti che verranno trattati, “Per una critica dei fondamenti filosofici del neoliberismo” (Domenico Losurdo, Università di Urbino); “La crisi in un mondo di bassi salari e la fine del pensiero unico” (Emiliano Brancaccio, Università del Sannio); “I tioli ‘tossici’ e le bad banks” (Maurizio Donato, Università di Teramo. Questa mattina la conferenza stampa di presentazione del “No G8” presso le Officine Culturali Ergot a Lecce, ma soprattutto del manifesto politico sottoscritto e condiviso da numerose realtà politiche, sindacali, dall’associazionismo e da numerosi salentini. Inoltre sono state presentate le iniziative in programma durante i giorni prima dell’appuntamento con gli otto grandi e, quindi, del controvertice. [...][...] Gli organizzatori hanno comunque voluto subito mettere le mani avanti, spiegando che “le dichiarazioni di esponenti politici locali, i quali hanno tutto l'interesse a descrivere questo movimento come violento, sfascia-vetrine ed estremista, sono lontanissime dalla realtà. Noi – dicono dal coordinamento - vi invitiamo a guardare con i vostri occhi, ad ascoltare i nostri programmi, a partecipare alle nostre iniziative”. Presenti all’incontro con i giornalisti il missionario camboniano padre Gianni Capaccioni, il docente di Sociologia della comunicazione dell'Università del Salento Stefano Cristante e Valentina Cremonesini, del coordinamento “No G8” ( http://www.nog8lecce.org ). E proprio Cristante, ripercorrendo il manifesto politico che sarà il vademecum a cui si ispireranno i dimostranti pacifici del No Global, ha detto: “Si apprestano a riunirsi a Lecce per un vertice mondiale sull'economia, ma è già tempo di bilanci. Rispetto alle promesse del G8 di Genova, siamo di fronte ad uno scenario capovolto. Il bilancio è impietoso e la parola che risuona in tutte le zone del pianeta è una soltanto: crisi. Non una crisi di passaggio: tutti gli addetti ai lavori concordano, si tratta della crisi più grave degli ultimi 80 anni. La situazione è sotto gli occhi di tutti: milioni di lavoratori disoccupati, aziende sul lastrico o in ristrutturazione selvaggia, crescita esponenziale del debito pubblico e diminuzioni del Pil, classe media impoverita ovunque (…)” “I profitti della globalizzazione hanno incrementato il divario tra Nord e Sud del pianeta – ha aggiunto il docente di Sociologia della comunicazione - consentito speculazioni formidabili sull'ambiente e sui beni primari (a cominciare dall'acqua), imposto politiche di privatizzazione generalizzata. I profitti della globalizzazione non hanno placato la fame e la sete nel mondo. Al contrario: ogni giorno la tragedia della sopravvivenza conquista nuovo spazio nel pianeta. La sperequazione colpisce l'organizzazione sociale: aumenta ovunque la disuguaglianza, la ricchezza è concentrata nelle mani di un pugno di uomini, mentre milioni e milioni si chiedono se domani potranno contare su un salario. La globalizzazione neo-liberista è fallita”. Ecco invece quali saranno le piazze tematiche, luoghi dentro la città dedicati all’approfondimento dei problemi urgenti da affrontare, secondo gli organizzatori – per superare il momento critico e garantire una più equa evoluzione della società. “La piazza – dicono – è ancora il luogo dell’incontro e del confronto tra cittadini attivi. Anche per questo motivo è il simbolo da opporre all’arroccamento degli otto ‘grandi’ all’interno della mura del Castello Carlo V”.