SICILIA MIA

LA MITICA CASSATA SICILIANA!!!!!!!!!!!!!!


Con l'imminente arrivo delle feste natatlizie vi regalo quest' autentica prelibatezza.
Dolce palermitano di origine araba, ha un nome che deriva da "Quas' at", cioè "ciotola rotonda"(per la forma originale) o "torta di cacio". Intorno all'anno mille, al culmine della dominazione musulmana, nel palazzo dell'Emiro, alla Kalsa di Palermo, i cuochi di corte si sbizzarrivano ad unire sapori e colori. È infatti il miscuglio d'ingredienti e l'accostamento di gusti opposti richiamano le caratteristiche della cucina saracena.Un tempo erano famose le cassate - tra le più delicate della Sicilia - confezionate nel monastero Valverde di Palermo.            Da dolce definito "indispensabile nelle feste pasquali", in un documento approvato durante il Sinodo di Mazara del 1575,(cap. XXI pag.IV) la cassata si mangia ormai tutto l'anno. Suore dei monasteri e cuochi dei nobili casati erano i depositari dei suoi segreti. La sua preparazione casalinga è - teoricamente – semplice (in realtà necessita di tanta esperienza, insomma prima ne rovinerete un paio e poi forse comincerà a somigliare alla vera CASSATA).Foderare una tortiera (tonda e possibilmente dalla forma svasata, che servirà a farle assumere la caratteristica forma in seguito) con carta oleata, sul fondo e sui bordi; ungere la carta abbondantemente con gelatina di albicocche (farà da adesivo) e quindi foderare ancora fondo e bordi con sottili fette di pan di Spagna.Preparare la farcitura con: crema di ricotta ottenuta - generalmente - con 1 kg. di ricotta dolce (molto ben lavorata) cui si aggiungeranno 370 gr. di zucchero ; 2 bicchierini di liquore dolce (preferibilmente maraschino); 80 gr. di cioccolata a pezzetti (preferibilmente i classici dadoni fondenti ridotti in pezzi non troppo piccoli); 100 gr. di canditi a dadini. Farcire quindi la tortiera preparata con il pan di spagna e livellare in superficie, si copre il tutto con un disco di pan di Spagna, e si fa freddare per un paio d'ore.Porre sulla cassata un disco di cartone di diametro maggiore e capovolgerla: eliminare la carta oleata , aggiustare i bordi servendosi di altra gelatina di albicocche e coprire la superficie ed i bordi con glassa di zucchero.A questo punto comincia il bello, guarnire la cassata è un’arte, i bordi laterali devono essere guarniti con pezzi di classica pasta di mandorle lavorata e colorata di verde, spianata e tagliata ad arte per creare con la glassa di zucchero l’alternanza coloristica del bordo,  la superficie poi va guarnita con motivi piuttosto baroccheggianti creati da strisce di zuccata, frutta candita intera ed a pezzi (possibilmente mandarini o spicchi di arance). 
Infine gustare possibilmente con un buon liquore ed una buona compagnia il MITO della pasticceria siciliana.