SIGARETTE MAI SPENTE

Post N° 56


le cose non si fanno per beneficenza, non le ho mai fatte, vedi, la sommaria differenza sta nel fatto che sono un bastardo buono, un'esile confine fra azione inconsulta e dolcezza estrema, figlio del mio tempo,schiavo delle mie frustrazioni, in cui alta è la probabilità che in un discorso cada "l' avrei potuto fare o dire" il che non fa altro che estremizzare idee forse lineari, e forse confuse. senti a pelle la tua vita, e ruggisci, ma la paura è nostracompagna, compagna dell'ignoto, non del presente, ti definisci ciò che sei, non vengo a dirti sei dolce o che, le smielature a  momento opportuno, tutto ha un tempo tutto è ad incastri, e quegli incastri li costruiamo noi, come lesituazioni assurde o perverse, come gli odi e gli amori estremi quelli che cazzo durano sempre troppo poco per poi doverci pure piangere sopra, porca puttana! dici poco! amore forse si vive in funzione di questo, sono in mezzo alla gente sbatacchiato sul mezzo pubblico, la gente la osservo con discrezione e loro osservano me, come se si dovesse dire qualcosa, ma si sa che le parole resteranno sempre ferme dove sono, sempre come una palude, una pozzanghera di puttanate, o di cose uniche e rare, preziose. le donne sono la mia dannazione, più cerco di capirle più mi rendo conto che di strada ne devo fare ancora tanta, ma le donne non hanno bisogno solo di parole, ma anche di sguardi e gesti, simboli che presenziano l'essere, come il fatto d'abbracciarti, non come gesto dovuto, un imperativo ma perchè esso è, e basta, il lato economico è surreale direi